Gli scrittori liguri hanno dato un contributo molto importante alla letteratura italiana. Quando parliamo di scrittori della Liguria, Eugenio Montale ed Edmondo De Amicis. Ed Arrigo Petacco, sono i nomi più conosciuti. In questo articolo parleremo dei migliori scrittori della Liguria. I quali hanno dato lustro alla nostra letteratura nel corso dei secoli.
Dopodiché, oltre a parlare degli autori liguri più famosi, parleremo anche di scrittori considerati di secondaria importanza. Parleremo anche di Giuseppe Cava ed Edoardo Sanguineti. Bruno Morchio e Cesare Vivaldi. Ma anche Giovanni Vittorio Amoretti e Danilo Balestra. Gianpaolo Zarini e molti altri.
Tutti costoro sono nati nella splendida Liguria. Terra di mare e di montagna. Di sole e di profumi. Questi scrittori hanno raccontato la Liguria attraverso i loro libri. Facendola conoscere al mondo intero.
In questo articolo vogliamo dunque parlare della letteratura ligure. Approfondiremo la biografia e le opere principali di alcuni suoi rappresentanti più celebri. Vi invitiamo a scoprire insieme a noi questi autori e queste storie affascinanti.
1 – Scrittori di Genova
Scrittori liguri di Genova… quando si nasce e vive tra il mare e la montagna. Che si arrampica. Quasi a partire dal lungomare, alle cime dell’Appennino Ligure. Sappiamo tutti che fu capitale di una delle quattro Repubbliche Marinare. Questo dall’XI secolo al 1797. Centro fiorentissimo di commerci. In particolare, dal XII al XV secolo. Il soprannome “La Superba” le venne da Francesco Petrarca. Tuttavia i genovesi hanno sempre trovato il tempo per scrivere. Nonostante il loro mestiere di abili mercanti.
In aggiunta a ciò, fondata quasi sicuramente dai Liguri. I quali diedero parecchio filo da torcere all’esercito romano. Le prime tracce di testi scritti sono in latino. Poi, nel corso del medioevo, si trattò principalmente di trattati sul commercio. E testi notarili e religiosi.
Tuttavia, nacque poi una corrente dialettale di letteratura vera e propria. Che comprendeva tanto scrittori che poeti liguri. E’ fuori di dubbio che uno, tra gli autori liguri di Genova, giganteggia su tutti. Parliamo di Eugenio Montale. Scrittore e poeta. E tanto altro ancora.
Addirittura pittore. E uno dei massimi esponenti della poesia novecentesca. La quale per Montale è strumento e testimone. Di cosa? Della ricerca sulla condizione umana odierna. Sempre ricercando l’assoluto. Che tuttavia non è possibile conoscere.
Tra i migliori scrittori liguri contemporanei, citiamo Bruno Morchio. Il quale è autore di romanzi del genere “noir mediterraneo“. Poi Carlo Pastorino. Questi fu romanziere ligure e poeta. Novellista e precursore dell’ecologia. Ed Edoardo Sanguineti. Altro scrittore ligure. Oltre che drammaturgo, critico letterario e molto altro ancora.
a) Paolo Villaggio
Paolo Villaggio (1932-2017), è stato un attore e scrittore ligure. Ed anche comico e sceneggiatore italiano. Il padre Ettore è un ingegnere edile palermitano. La madre Maria Faraci, è un’insegnante veneziana. Frequenta le elementari nella scuola Diaz a Genova, assieme al fratello Piero.
Quindi, Villaggio è noto per aver ideato ed interpretato vari personaggi. Come il professor Kranz e il timido Giandomenico Fracchia. E soprattutto il ragionier Ugo Fantozzi. Dal quale è nata una saga cinematografica di successo. Ha creato una comicità innovativa. Priva di legami con le tradizioni. Ed i regionalismi del cinema comico popolare. E’ stato anche un autore ligure. Pubblicando vari libri di carattere satirico e otto romanzi. Questi ultimi dedicati al personaggio di Fantozzi.
Inoltre, ha ideato un tipo di scrittura originale e tagliente. Fatta di neologismi e aggettivazioni enfatiche. Errori morfologici e termini burocratici. Tutti entrati nel patrimonio comune della lingua italiana. Si è cimentato in diversi campi espressivi. Come giornalismo e radio. Teatro e canzoni. Ha anche lavorato in televisione come presentatore e artista. Lanciando programmi sperimentali e avanguardisti.
Per concludere, è stato premiato con il “Leone d’oro alla carriera“, alla Mostra del cinema di Venezia. E con il “Pardo d’onore” al Festival del cinema di Locarno. Viene accostato a comici come Buster Keaton e Charlie Chaplin. Stan Laurel e Oliver Hardy. Ha recitato in parti drammatiche per vari registi. Federico Fellini ed Ermanno Olmi. Lina Wertmüller e Mario Monicelli. Pupi Avati e Gabriele Salvatores. E Marco Ferreri.
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b) Eugenio Montale
Eugenio Montale (1896-1981) è stato un poeta e scrittore ligure. Artista poliedrico, fu anche traduttore e giornalista. Critico musicale e critico letterario. Ed anche pittore. Nacque in un palazzo situato lungo la via corso Dogali. La quale è nella zona di Principe. Era l’ultimo dei sei figli di Domenico Montale e Giuseppina Ricci. Appartenenti alla classe media borghese genovese.
Oltretutto, il padre era comproprietario di un’azienda chimica. Che si chiamava G. G. Montale & C. Che a sua volta forniva anche l’azienda Veneziani S.p.A. In questa lavorava Italo Svevo, genero di Veneziani. La sua prima raccolta di poesie, “Ossi di seppia” è del 1925. E stabilisce i principi di una “poetica del negativo“. Poetica che esprime la sofferenza dell’esistenza. E lo fa attraverso la distruzione dell’io lirico tradizionale, e del suo linguaggio.
In seguito, escono le raccolte “Occasioni” del 1939 e “La bufera e altro” del 1956. la sua attenzione si è concentrata su oggetti e immagini nitide e ben definite spesso tratte dai ricordi. La moglie muore nel 1963. Montale ha iniziato una nuova fase di poesia. Essa ha nuovi temi e stile. Come “Satura” del 1971 e “Diario del ’71 e del ’72” del 1973. E “Quaderno di quattro anni” del 1977. Nel 1967 è stato nominato senatore a vita e nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. E’ considerato uno dei più grandi poeti italiani del XX secolo.
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c) Giuseppe Mazzini
Giuseppe Mazzini (1805-1872) nativo di Genova, è stato uno scrittore ligure. Ed anche figura di spicco nella scena politica italiana. Fu patriota e filosofo. Giornalista e capo del movimento risorgimentale. Giuseppe Mazzini era figlio di un medico e docente universitario. La madre era originaria di Pegli. Il padre era attivo nella scena politica locale. Sia durante l’epoca della Repubblica Ligure, sia durante l’Impero napoleonico. Completò gli studi superiori al Liceo classico Cristoforo Colombo.
Quindi l’autore ligure Mazzini si iscrisse alla facoltà di medicina dell’Università di Genova. Ma abbandonò gli studi, dopo esser svenuto durante il primo esperimento di necroscopia. Le sue idee ed azioni hanno avuto un ruolo determinante, in cosa? Nella creazione dello Stato unitario italiano. La sua opposizione alla monarchia sabauda gli causò numerose condanne. Venne costretto a vivere in clandestinità fino alla morte. Oltretutto, le teorie di Mazzini hanno influenzato i movimenti democratici in Europa. Promuovendo la forma repubblicana di governo.
Inoltre, nel 1831 Fonda a Marsiglia La Giovine Italia. Che era un’associazione politica. Associazione nata con un obiettivo preciso. Cioè creare una repubblica democratica unitaria in Italia. La quale doveva basarsi sui principi di libertà, indipendenza ed unità. E sarebbe sorta dopo la destituzione dei governi dei vecchi stati preunitari. La Giovine Italia è stata uno dei fondamenti del Risorgimento italiano. Le sue opere letterarie sono a carattere tipicamente risorgimentale. Come “Atto di fratellanza della Giovane Europa” (1834) e “Dei doveri dell’uomo Fede ed avvenire“.
Migliori Libri di Giuseppe Mazzini
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d) Fabrizio De André
Fabrizio De André (1940-1999), è stato un importante cantautore e scrittore ligure. Nato nella zona di Pegli, in una casa situata in via De Nicolay 12. Qui il Comune di Genova ha posizionato una targa commemorativa nel 2001. I suoi genitori erano piemontesi. E si erano trasferiti in Liguria dopo la nascita del loro primo figlio, Mauro.
In breve, il padre Giuseppe, si era trasferito a Genova nel 1922. Si era laureato in filosofia. Ed aveva fatto fortuna acquistando un Istituto tecnico a Sampierdarena. Sarebbe diventato vicesindaco repubblicano di Genova. Oltre che direttore generale e operativo. Amministratore delegato e infine presidente dell’Eridania. Promosse la costruzione della Fiera del Mare di Genova. La madre, Luigia (Luisa) Amerio, era di estrazione benestante. La sua famiglia produceva vino.
Come è noto, Fabrizio De André è stato uno dei cantautori italiani più famosi. Ed anche influenti ed innovativi della sua generazione. Spesso è stato chiamato “il cantautore degli emarginati” o “il poeta degli sconfitti“. La sua carriera artistica è durata quasi quarant’anni. Ha inciso quattordici album in studio. Molte canzoni sono state pubblicate solo come singoli. E poi rieditate in antologie.
Oltretutto, I testi delle sue canzoni hanno attirato l’attenzione degli insegnanti scolastici già negli anni ’70. Insieme a Bruno Lauzi e Gino Paoli. E molti altri ancora, è stato uno dei rappresentanti della cosiddetta “scuola genovese“. Cioè un gruppo di artisti che ha profondamente rinnovato la musica leggera italiana.
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e) Giulio Cesare Giacobbe
Giulio Cesare Giacobbe (1941) è uno scrittore ligure ed anche uno psicologo. E’ noto per i suoi numerosi testi divulgativi. I quali trattano argomenti legati alla psicologia. Ha anche scritto libri di carattere accademico. A 18 anni si è iscritto al Liceo Classico “Andrea Doria” di Genova. Lo frequenta per 2 anni e consegue l’abilitazione come tecnico radiologo. Ha prestato servizio militare negli ospedali militari di Roma e Chieti. Dopo il servizio militare, ha lavorato come tecnico radiologo all’ospedale S. Martino di Genova.
In seguito, si è laureato in filosofia. Ha ottenuto un contratto di ricerca del CNR, presso la “Domus Galilaeana” di Firenze. Poi ha vinto un concorso dell’Accademia dei Lincei per le Scienze Filosofiche. Ed ha insegnato Lettere in una Scuola Media, diventando di ruolo nel 1971. Si iscrive all’Albo degli Psicologi della Liguria. Presso il quale ottiene l’autorizzazione all’esercizio della psicoterapia.
Oltre a questo, a partire dal 1999, ha iniziato a pubblicare libri di divulgazione scientifica. Riscuotendo un grande successo di pubblico. In “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita” ha condiviso una sua scoperta. Cioè che il nostro pensiero è normalmente automatico. E deriva dai traumi registrati nella memoria. Con “Alla ricerca delle coccole perdute” ha fondato la psicologia evolutiva. Sostenendo che la mancata evoluzione della personalità adulta è la causa della sindrome infantile, molto diffusa nelle società industriali.
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f) Camillo Sbarbaro
Camillo Sbarbaro (188-1967) è stato un poeta e scrittore ligure. Ed anche aforista. Fu battezzato Pietro. Suo padre era un ingegnere e architetto di nome Carlo. Era molto amato dal giovane poeta. Il quale gli dedicò due poesie nella sua seconda raccolta “Pianissimo“. La madre, Angiolina Bacigalupo, purtroppo morì presto, nel 1893. Causa ne fu la tubercolosi. Il piccolo Camillo e la sorella Clelia furono cresciuti dalla zia Maria, soprannominata Benedetta. Che era molto amata dal poeta. Egli le dedicò le poesie di “Rimanenze“.
In seguito, ha attirato l’attenzione del mondo letterario con la raccolta di poesie “Pianissimo” del 1914. Che gli ha permesso di collaborare con diverse riviste letterarie, tra cui “La Voce“. La sua poesia esprimeva la sofferenza esistenziale in modo pacato e sommesso. Descrivendo con dettagli evocativi i paesaggi liguri, richiamandosi alla tradizione pascoliana. Sbarbaro era anche un erborista e lichenologo di fama internazionale. Le sue raccolte di licheni sono state acquisite e esposte in numerosi musei.
Comunque, la poetica dell’autore ligure Sbarbaro è ispirata a quella di Leopardi. Ma con toni crepuscolari. E’ stata accostata a quella di altri poeti liguri. Come Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e Mario Novaro. Giovanni Boine e soprattutto a quella di Montale. Sbarbaro sapeva descrivere con delicatezza poetica il paesaggio della sua terra, la Liguria. Era tanto amata da lui che non voleva mai lasciarla. Era uno scrittore di grande controllo. Privo di retorica ma in grado di esprimere con semplicità e visionarietà poetica. Ed era anche traduttore di classici importanti.
Migliori Libri di Camillo Sbarbaro
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g) Enrique Balbontin
Enrique Balbontin (1968), è un artista italiano e scrittore ligure. E’ conosciuto come comico e cabarettista. E presentatore televisivo, famoso per le sue esibizioni di dialetto savonese. Figlio di genitori italo/spagnoli, ha conseguito una laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova.
Poi ha frequentato la Scuola di Spettacolo del Teatro di Campopisano. Nel 1997 ha iniziato a collaborare con i “Cavalli Marci“, un famoso gruppo comico genovese. Partecipando alla loro prima maratona di cabaret. Da alcuni anni, Balbontin conduce, insieme ad Andrea Ceccon, il programma televisivo “Torta di riso” su AXN (canale Sky 119). Qui commentano divertenti video amatoriali.
Recentemente, ha scritto la prefazione per il libro “Bande d’u Dio – Generazione combustibile“. Scritto da Mario Marengo. Ambientato a Spotorno e pubblicato nel settembre 2009. Lui e Marengo sono amici di lunga data. Hanno collaborato insieme nel programma radiofonico “Buona domenica“, trasmesso su Radio 105 nel 2006.
Infine, nel 2011, ha partecipato alla diretta di alcune puntate de “Lo Zoo di 105“. Sempre su Radio 105. Distinguendosi per un incontro/scontro con Leone Di Lernia. Ed anche per alcuni sketch comici. Per quanto riguarda la sua attività di autore ligure, Balbontin scrive nel 2004 un libro. “Sono tutti finocchi col culo degli altri“, sulla scia del suo precedente successo.
h) Riccardo Gazzaniga
Riccardo Gazzaniga (1976), è un poliziotto e scrittore ligure. Completa gli studi liceali presso il Liceo classico Giuseppe Mazzini a Genova. E poi decide di entrare in Polizia. Attualmente ricopre il ruolo di ispettore. Nel 2012, ha conquistato la XXV edizione del Premio Italo Calvino. Grazie al suo romanzo intitolato “A viso coperto” (2013). Quest’opera racconta gli scontri tra ultras e poliziotti del Reparto Mobile di Genova. Ha ricevuto recensioni positive da parte dei principali periodici e siti specializzati italiani.
Inoltre “A viso coperto” ha vinto anche il XXVII Premio letterario Massarosa. Per la migliore opera prima. Nel 2015 vince il “Premio letterario internazionale Il Molinello”, per la narrativa edita. Nel 2016 esce “Non devi dirlo a nessuno“. Un thriller di ispirazione kinghiana. Nel Settembre 2019, l’autore ha pubblicato “Colpo su colpo“, edito da Rizzoli.
Ancora, nel Settembre 2020, l’autore ligure ha continuato con “Come fiori che rompono l’asfalto – Venti storie di coraggio”. Una raccolta di racconti dedicata a uomini e donne. I quali in tutto il mondo si sono opposti a regimi dittatoriali e discriminazioni. Spesso pagando con la propria vita. Nel 2021, Rizzoli ha ripubblicato il secondo romanzo dell’autore, intitolato “Non devi dirlo a nessuno“.
Per concludere, Nel 2022 è stato pubblicato “In forma di essere umano“. Racconta l’operazione di cattura del latitante nazista Adolf Eichmann. Lo scrittore ligure Gazzaniga è appassionato di musica AOR (Album oriented rock). E nel 2012 ha collaborato ai testi dell’album omonimo della band Lionville, scrivendo la canzone “Dreamhunter“.
Migliori libri di Riccardo Gazzaniga
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2 – Scrittori di Imperia
Eccoci agli scrittori liguri di Imperia. Di questa città conosciamo la “data di nascita” precisa. 21 ottobre 1923. Venivano così riuniti undici piccoli comuni in uno solo. Il nome fu preso dal torrente “Impero“, per evitare lotte campanilistiche.
Pertanto, uno dei migliori scrittori di Liguria è nato a Imperia. Parliamo di Edmondo Mario Alberto De Amicis. Famosissimo per aver scritto il libro “Cuore“. Il quale è un classico della letteratura per ragazzi. E poi Ugo Moriano. Uno degli autori liguri specializzati nel “giallo ligure“. Ed anche nel giallo storico e nel fantasy.
Oltretutto, giunse in finale al “Premio Bancarella” 2013. Grazie al romanzo “L’ultimo sogno longobardo“. Inoltre vinse il quarto “Premio Letterario Internazionale Montefiore“. Con il romanzo “L’inganno del tempo“. Cesare Vivaldi, poeta ligure e traduttore. E critico d’arte. Giovanni Vittorio Amoretti, insegnante di letteratura e scrittore. Specializzato in traduzioni. Specialmente di Goethe e altri autori germanici ottocenteschi.
Ancora, Danilo Balestra. Romanziere ligure, che ha scritto diversi libri. Tra cui “La donna del sabato sera” e “I giorni del lupo“. E molti altri. Ognuno di questi merita di stare tra i migliori scrittori di Liguria. Insieme ai molti altri figli di Imperia.
a) Italo Calvino
Italo Calvino (1923-1985), era uno scrittore ligure noto per il suo impegno politico, civile e culturale. Il padre Mario, era un esperto in agricoltura di Sanremo. Il quale aveva lavorato prima in Messico e poi a Cuba. La madre, Eva Mameli, era di Sassari. Aveva lavorato come assistente presso una cattedra di botanica. Cattedra situata presso l’Università di Pavia. Poi ottenne la libera docenza nel 1915. Fu la prima donna in Italia a insegnare botanica generale.
Come è noto, l’autore ligure Italo Calvino è considerato uno dei più importanti narratori del secondo Novecento. La sua opera e la sua personalità sono state descritte come contraddittorie. Ne fu causa la sua varietà di atteggiamenti, e delle tendenze letterarie, alle quali ha partecipato. Ma allo stesso tempo ebbe un approccio razionale e ironico. Ed anche interessato, alle scienze e alla spiegazione del mondo.
Inoltre, la sua scrittura era sempre chiara e a volte classica. Calvino ha scritto molti capolavori. Tra cui la trilogia de “I nostri antenati“, “Marcovaldo” e “Le cosmicomiche“. E “Se una notte d’inverno un viaggiatore“. Tutti con l’obiettivo di riflettere sulla storia e la società contemporanea. Durante la sua carriera, Calvino ha scritto circa 200 racconti.
Migliori Libri di Italo Calvino
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b) Edmondo De Amicis
Il famoso scrittore ligure Edmondo De Amicis (1846-1908), era anche militare e giornalista. Egli è noto per aver scritto “Cuore“, uno dei testi più amati nella letteratura per giovani in tutto il mondo. Nacque ad Oneglia, in una piazza allora chiamata Vittorio Emanuele I. E che ora è intitolata a lui stesso. Durante la sua infanzia, la famiglia De Amicis si trasferì in Piemonte. Prima a Cuneo, dove Edmondo frequentò le scuole primarie e il Liceo. Poi a Torino, dove studiò al collegio “Candellero“.
Inoltre De Amicis, uno dei migliori scrittori liguri, proveniva da una famiglia benestante. Il padre, Francesco, era un banchiere di sali e tabacchi. La madre, Teresa Busseti, faceva parte dell’alta borghesia. Entrambe le loro case erano spaziose ed eleganti. Cioè la casa ligure e quella di Cuneo. La prima sarebbe diventata sede della Guardia di Finanza. La seconda la caserma militare “Carlo Emanuele“. Questa poi godeva della vista sul Monviso.
Come già detto in precedenza, “Cuore” ebbe un forte impatto educativo e pedagogico. Similmente al successo italiano “Le avventure di Pinocchio” di Collodi, tre anni prima. Era molto apprezzato. Per cosa? Per la sua ricchezza di insegnamenti morali riguardo i valori affettivi. Ed anche patriottici, del Risorgimento. Nonostante questo, fu criticato aspramente dai cattolici. Il motivo fu la mancanza totale di riferimenti religiosi. Rispecchiando in questo le tensioni politiche tra il Regno d’Italia e Papa Pio IX. Tensioni scatenatesi dopo la presa di Roma del 1870.
Migliori Libri Di Edmondo De Amicis
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c) Hamza Piccardo
Roberto Hamza Piccardo (Imperia, 7 ottobre 1952) è uno scrittore ligure. Inoltre, è attivista, ed editore. Islamista e traduttore italiano. E responsabile di varie associazioni musulmane in Italia. E’ originario di Imperia, dove attualmente risiede. Si è convertito all’Islam nel 1975. Nel 1990 ha collaborato con l’Unione delle Comunità ed Organizzazioni islamiche in Italia (UCOII). Diventando membro (e poi segretario nazionale e portavoce), della direzione nazionale.
Inoltre, ha promosso l’apertura della moschea di Imperia. Seguiranno nel 1994 quella di Albenga (SV). Quella di Sanremo (IM) nel 1996. Savona e Cengio (SV) nel 1998. Nel 1993 ha fondato la casa editrice “Al Hikma” (per libri specialistici e divulgativo-educativi). Ed ha pubblicato e diretto il mensile “Il Musulmano” fino al 1994.
Oltre a questo, nel 2005 diventa rappresentante dell’European Muslim Network. Il quale ha sede a Bruxelles, ed è guidato da Ṭāriq Ramaḍān. Nel 2007, ha deciso di abbandonare tutti i ruoli organizzativi. Si concentra solo sull’editoria e sulla scrittura. Dopo la fine del suo primo matrimonio, si è risposato in modo civile, con una donna originaria del Marocco. E’ autore di molte pubblicazioni a carattere islamico.
Migliori Libri di Hamza Piccardo
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d) Francesco Biamonti
Francesco Biamonti (1928-2001) era uno scrittore ligure. Ha trascorso parte della sua giovinezza in Francia e in Spagna. Ed è stato bibliotecario presso l'”Aprosiana” di Ventimiglia tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Inizia a scrivere narrativa solo in età adulta. Il suo romanzo “L’angelo di Avrigue“, è stato pubblicato nel 1983, con un’introduzione di Italo Calvino.
Inoltre, l’autore ligure Biamonti aveva una forte amicizia con il pittore Ennio Morlotti. Al quale aveva annunciato la pubblicazione del libro. Ed anche le recensioni positive da parte dell’editore e di Calvino.
Ancora, Francesco Biamonti ha anche scritto alcuni saggi critici e presentazioni. Su Morlotti, riflettendo sull’estetica dei pensatori come Martin Heidegger. Su Albert Camus ed Edmund Husser. E Maurice Merleau-Ponty. La leggenda letteraria lo descriveva come un solitario e riservato coltivatore di mimose. Ebbe un’intervista con Fulvio Panzeri per il quotidiano Avvenire nel gennaio 1998. Ed affermò alcuni aspetti fondamentali della sua poetica letteraria. E della sua concezione della letteratura stessa.
Migliori Libri di Francesco Biamonti
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e) Francesco Basso
Lo scrittore ligure Francesco Basso è nato il 20 giugno 1985 a Sanremo. Egli è il vice direttore della testata giornalistica L’ECO DELLA RIVIERA. Rivista fondata nel 1915 a Sanremo. Inoltre, è l’inviato per la sezione culturale e attualità 6ON Line su PrimoCanale Genova.
Oltre a questo, ha scritto il racconto “Il Cacciatore di Cuori“, per l’antologia Dritto al Cuore. Opera promossa dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Insieme a scrittori del calibro di Carlo Lucarelli e Andrea G. Pinketts. Ha anche pubblicato la sua tesi di laurea in Scienze dello Spettacolo. Intitolata “Lucio Fulci: le origini dell’horror“. Laurea conseguita presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Genova, per il “Foglio Letterario“.
Poi, è il cantante della band “Bankok Pericolosa“. Ha partecipato al Festival di Sanremo durante la trasmissione “IncantaTU” di Blob. Portando la sua composizione “Vado a fondo senza fondi“. Il suo racconto “Venerdì Santo” fa parte dell’antologia Savona in Giallo. I suoi racconti “Il Boia” e “Ferita” fanno parte dell’antologia “Parole X Strada Rovereto“. Ha pubblicato anche l’horror fantasy “Un Vegano su Marte“. Nel quale descrive un mondo post Ballard/Burroughs. Incentrato cioè sulla tv cannibale. Tra le sue collaborazioni troviamo “Club Ghost” e “luciofulci.fr“. “Skan Magazine” e “Ciao Cinema“.
Migliori Libri di Francesco Basso
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f) Alessandro Ferraro
Alessandro Ferraro è uno scrittore ligure (1985) originario di Bordighera. E’ attualmente ricercatore e dottore di ricerca presso l’Università di Genova. Si dedica allo studio della letteratura italiana del Novecento. Concentrandosi in particolare sull’opera di Giorgio Caproni. Ha curato la pubblicazione del “Taccuino dello svagato” (Passigli, Firenze 2018). Ed anche “Las secretas galerías del alma. Giorgio Caproni, l’itinerario poetico e i poeti spagnoli” (Ediciones Complutense, Madrid 2018).
g) Antonio Rostagno
Antonio Rostagno (1962-2021), è stato uno scrittore ligure. Ed anche musicologo e pianista. Si diploma in pianoforte al Conservatorio di Torino nel 1988. E studia composizione con felice Quaranta. Dopodichè si laurea in lettere all’Università di Torino.
Successivamente ottenne il dottorato all’Università La Sapienza di Roma. (Con tutor Pierluigi Petrobelli). Inizialmente, Rostagno si distinse come studioso di Robert Schumann e della musica italiana dell’Ottocento. (Giovanni Sgambati e Giuseppe Martucci. Questi per quanto riguarda la musica strumentale. Donizetti, Verdi e Boito per quanto riguarda il melodramma).
In seguito, si dedicò alla musica del Novecento. In particolare ad autori come Gian Francesco Malipiero, Casella e Petrassi. I suoi interessi di ricerca includevano anche la storia dell’interpretazione musicale. Ed i rapporti tra musica e letteratura. Negli ultimi anni si concentrò particolarmente sul rapporto tra Dante Alighieri e la musica. (Prestando particolare attenzione alla Divina Commedia). Ed anche sulle musiche contemporanee.
Oltre a questo, soprattutto delle avanguardie novecentesche. (Berio, Ligeti, Kurtág). Come divulgatore, collaborò con gli Amici della Scala e Lingotto Musica. Organizzò convegni e giornate di studio. Dedicati, tra gli altri, a Martucci e Sgambati. Liszt e Rota. E Verdi. Fu anche co-direttore artistico del “Festival Internazionale di musica da camera di Cervo” (Imperia). Insegnò per anni Storia della musica presso la Sapienza di Roma. Tra le sue pubblicazioni, abbiamo “La musica italiana per orchestra nell’Ottocento” e ” Musiche nella storia. Dall’età di Dante alla Grande Guerra“.
Migliori Libri di Antonio Rostagno
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- La musica italiana per orchestra nell’Ottocento (CLICCA QUI)
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Passiamo adesso agli autori liguri di La Spezia.
3 – Scrittori di La Spezia
Nell’elenco degli scrittori liguri siamo arrivati a quelli di La Spezia. A quanto pare i liguri sono gente precisa! Così sappiamo una cosa. La prima volta che si cita il nome “Spezia“, è facilmente in un documento datato 25 luglio 1071. Il sito si identifica con il Poggio. Centro più antico della città. E la prima riscrittura risale al XIII secolo. Guarda caso in una località chiamata “Spezam“. Uno dei migliori scrittori liguri di qui è Arrigo Petacco. Il quale fu storico, giornalista e sceneggiatore.
Inoltre, inviato speciale e caporedattore. Tra i suoi libri segnaliamo “L’esodo” e “Faccetta nera…”. E “L’uomo della Provvidenza“. Gino Ragnetti e Marco Buticchi. Il primo ha scritto vari libri sul territorio spezzino. Il secondo libri di avventura, ambientati in epoche diverse.
Marco Ferrari ed Alessandro Zaccuri. Entrambi giornalisti. Il secondo è anche un blogger. Gino Patroni. Epigrammista comico ed autore di satire. Fu anche collaboratore del quotidiano “Il secolo XIX“. E vinse il premio letterario “Lerici-Pea”. Questi grazie alla raccolta “Ed è subito pera“.
Insomma, gli autori liguri spezzini non si fanno mancare niente. Di tutto un po’. Con l’arguzia e la tenacia tipiche della loro razza. Che li iscrive tra i romanzieri liguri migliori.
a) Dario Vergassola
Dario Vergassola (1957), è uno scrittore ligure ed artista poliedrico. Essendo anche cantautore e cabarettista. Attore e umorista. Dopo aver lavorato come operaio, si avvicina al mondo dello spettacolo. Prende parte alla competizione “Professione Comico“, diretta da Giorgio Gaber nel 1988. In questa occasione, ottiene sia il premio del pubblico che quello della critica.
In seguito, partecipa al programma televisivo “Star 90” su Rete 4. Poi diventa inviato per il programma “Il TG delle vacanze“. Che è trasmesso su Canale 5, durante l’estate del 1991. Nel 1992, ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Mario (Marta)“, Nello stesso anno ha pubblicato l’album “Manovale gentiluomo“. Il quale contiene il brano “Non me la danno mai (lamento dell’armonizzatore)”. Nel contempo, ha esordito al cinema con un piccolo ruolo nel film “Anni 90” di Enrico Oldoini.
Ancora, nel 2013, collabora con il progetto “Le Cose Cambiano“. Ed ha creato un video su YouTube. Video in cui ha espresso la sua solidarietà, e il suo appoggio, per i giovani italiani LGBTQ+. Ed ha condannato gli atteggiamenti discriminatori e vessatori. Partecipa per la stagione 2014-2015 al programma televisivo “Alle falde del Kilimangiaro“. vi interviene come co-conduttore insieme a Camila Raznovich. Inoltre, è un autore ligure di libri. Ma non solo. Scrive rubriche e articoli per varie riviste. Tra cui “Max“, “Left” e “Il Venerdì“. Nel 2014, esce il suo primo romanzo “La ballata delle acciughe“.
Migliori Libri di Dario Vergassola
- Storie vere di un mondo immaginario (CLICCA QUI)
- Se vuoi dirmi qualcosa, taci (CLICCA QUI)
- La ballata delle acciughe(CLICCA QUI)
b) Marco Buticchi
Marco Buticchi (1957), è uno scrittore ligure. Suo padre, Albino Buticchi, era un noto petroliere e presidente del Milan. Ne ebbe la presidenza dal 1972 al 1975. Marco possiede un hotel chiamato “Hotel del Lido“. Il quale è situato situato nei pressi di Lerici. Egli afferma questo. Che sulla torretta in spiaggia gli vengono in mente… che cosa? Le idee per i suoi libri.
Quindi, consegue una laurea in Economia e Commercio nel 1982. Inizia a lavorare come trader petrolifero, viaggiando in diverse parti del mondo. Dopo aver pubblicato alcuni romanzi a proprie spese, è stato scoperto da Mario Spagnol. Ed inizia a essere pubblicato dalla casa editrice Longanesi. Ciò verso la fine degli anni ’90.
Come è stato affermato, i libri dell’autore ligure Buticchi, sono caratterizzati da misteri da risolvere. Intrecciano storie di epoche diverse. Dall’antichità ai giorni nostri, e traggono ispirazione dall’opera letteraria di Wilbur Smith. Vi sono personaggi ricorrenti. La storica e restauratrice Sara Terracini ed il suo amico Oswald Breil. Che è un funzionario del Mossad.
Per concludere, nel 2012, il suo romanzo La voce del destino ha vinto il “Premio Emilio Salgari“. Ed ha ottenuto il secondo posto al “Premio Bancarella“. Alcuni dei suoi libri sono stati pubblicati nella collana “I maestri dell’avventura“, lanciata da Longanesi nel 2017.
Migliori Libri di Marco Buticchi
- L’ombra di Iside (CLICCA QUI)
- Il vento dei demoni (CLICCA QUI)
- Il segno dell’aquila (CLICCA QUI)
c) Marco Ferrari
Marco Ferrari (1952), è uno scrittore ligure. Ed anche giornalista ed autore televisivo. Consegue una laurea in Geografia presso l’Università di Firenze. Inizia la carriera di giornalista nel 1975, lavorando per il quotidiano “L’Unità“. Dapprima presso la redazione di Firenze. E successivamente come inviato speciale. Ha ricoperto il ruolo di redattore dell’inserto libri de “L’Unità“.
Inoltre, ha collaborato anche con “Rinascita” e “LiberEtà“. Ed anche “Diario“. Ha agito come consulente editoriale per la casa editrice Fratelli Alinari. Ha scritto anche per il quotidiano “La gente d’Italia“, edito a Montevideo. Per un decennio, dal 1999 al 2009, ha ricoperto una importante carica. La presidenza dell’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia.
Oltretutto, durante tale presidenza sono stati aperti alcuni importanti istituti culturali. Come il Museo del Sigillo ed il Centro Arte Moderna e Contemporanea. Il Museo Diocesano-Etnografico, e il centro giovanile e multimediale “Dialma Ruggiero“. È stato anche il creatore del Premio Exodus. Inoltre, ha ricoperto la carica di presidente della Mediateca regionale ligure dal 2008 al 2015.
Migliori Libri di Marco Ferrari
- Paulo Freire. La libertà in pedagogia (CLICCA QUI)
- L’incredibile storia di António Salazar (CLICCA QUI)
- Come costruire un alieno (CLICCA QUI)
d) Arrigo Petacco
Lo scrittore ligure Arrigo Petacco, (1929-2018) era anche un ottimo storico e giornalista. Ed anche caporedattore e direttore di due testate giornalistiche. La “Nazione di Firenze” e il mensile “Storia Illustrata“. Inoltre, ha scritto e condotto programmi televisivi a tema storico. Iniziò la sua professione come giornalista nella città natale. Lavorando per “Il Lavoro” di Genova, sotto la direzione di Sandro Pertini.
Come è noto, è stato uno scrittore molto produttivo. Capace di divulgare informazioni in modo efficace. Il suo primo lavoro fu una biografia su Gaetano Bresci. Cioè l’anarchico che attentò al re Umberto I a Monza. Poi si concentrò su figure importanti del primo Novecento e del fascismo. Scrivendo sceneggiature per vari film e creando numerosi programmi televisivi. Principalmente per la Rai. Intervistò alcuni dei principali protagonisti della seconda guerra mondiale.
In conclusione, Arrigo Petacco fu uno dei migliori scrittori liguri contemporanei. Un autore che seguiva una linea di pensiero unica ed originale. Scomparve a causa di un tumore al fegato, all’età di 88 anni. E fu pianto dalle figlie Carlotta e Monica. Era un discendente di Luigi Ferrari. Costui era il soldato che ferì Garibaldi sull’Aspromonte. Ed insieme a un altro discendente, Marco Ferrari, ha raccontato la sua vita nel libro “Ho sparato a Garibaldi”.
Migliori Libri di Arrigo Petacco
- La nostra guerra 1940-1945 (CLICCA QUI)
- La guerra dei mille anni (CLICCA QUI)
- L’archivio segreto di Mussolini (CLICCA QUI)
Seguendo l’ordine alfabetico, siamo agli scrittori liguri di Savona.
4 – Scrittori di Savona
Gli scrittori liguri di Savona hanno un’ascendenza antichissima. I primi nuclei abitati della città sono dell’età del bronzo. Furono scoperti sull’altura chiamata “Priamar“. La quale sovrasta il porto cittadino. In seguito, qui si sviluppò il centro abitato successivo.
Quindi, Savona è famosa per la sua storica rivalità con Genova. Alla quale non intendeva sottomettersi. Cosa che le costò la perdita della libertà, nel corso del 1500. E del porto. Questo venne addirittura interrato. Simbolo della città è “La Torretta“. Appunto una torre, dedicata al navigatore savonese Leon Pancaldo.
Oltretutto, nella lista degli scrittori liguri di Savona, emerge Giuseppe Cava. Chiamato in dialetto “Beppin da Ca‘”. Vissuto a cavallo tra il XIX e XX secolo. Autore di libri e anche poeta ligure. Tra i savonesi ha un primato. Cioè è il poeta in lingua ligure più famoso in Italia. E quello più apprezzato dalla critica. Giovanni Burzio, autore di “1940: il mondo verso il baratro?” Sintesi tra storia e fumetti. Ed anche vita vissuta. Giuseppe Milazzo, studioso di Cristoforo Colombo. Nonché autore di libri sui beni architettonici della città.
In conclusione, Gianpaolo Zarini, recentemente scomparso. Suoi generi furono il giallo e l’horror. Poi il thriller ed anche l’erotico. Vinse il premio “Palazzo al Bosco” 2003 con il thriller “Soluzione Finale“. Con la raccolta “Gli insoliti casi del professor Augusto Salbertrand” vinse un altro premio. E cioè il “Jacques Prevert” nel 2005.
a) Fabio Fazio
Lo scrittore ligure Fabio Fazio (Savona, 1964), è un personaggio televisivo poliedrico. Essendo anche conduttore ed autore. Imitatore e produttore. Ed anche imprenditore. Suo padre Giuseppe è originario di Varazze. Sua madre Delia, casalinga, è nata in Etiopia. I genitori erano però calabresi.
Quindi, ha conseguito la maturità classica presso il Liceo “Gabriello Chiabrera” di Savona, nel 1983. E successivamente una laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Genova. Portando una tesi sugli elementi letterari, nei testi dei cantautori italiani. Ha iniziato giovanissimo nei primi anni ’80 nella rete RAI. Diventando molto popolare. Grazie alla conduzione del programma domenicale “Quelli che… il calcio” (1992-2001).
Inoltre ha presentato il Festival di Sanremo nelle edizioni del 1999 e del 2000. E nel 2013 e 2014, per le quali ha anche curato la direzione artistica. Dal 2003 conduce il talk-show “Che tempo che fa“. La sua carriera televisiva inizia nel 1982 con un programma radiofonico. Nel quale imita il programma Rai “Black out“. In seguito ha partecipato ad un mega-provino organizzato dalla Rai. Il quale gli ha permesso di debuttare in TV nel 1983, con Raffaella Carrà. Il programma era “Pronto Raffaella“. E’ sposato con Gioia Selis dal 1994. Matrimonio dal quale sono nati Michele (2004) e Caterina (2009).
Migliori Libri di Fabio Fazio
- Una volta qui era tutta campagna (CLICCA QUI)
- Voi siete qui (CLICCA QUI)
- Anima mini tour (CLICCA QUI)
b) Carlo Freccero
Lo scrittore ligure Carlo Freccero (Savona, 1947), è un professionista televisivo. E manager d’azienda ed esperto di critica televisiva. Ed anche massmediologo. È stato membro del consiglio d’amministrazione della Rai dal 2015 al 2019. Ha ricoperto il ruolo di direttore di Rai 2 dal 1996 al 2002. E poi nuovamente dal 2018 al 2019. Consegue una laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. La tesi è su Michel Foucault.
In seguito, nel 1979 entra a far parte della Fininvest. Nei primi anni ’80 è direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1. Nel 1984 lavora a Rete 4. Ha l’incarico di curatore della programmazione della rete. E la gestione è del gruppo Mondadori. Nel 1986 Silvio Berlusconi lo nomina direttore dei programmi di La Cinq. Cioè della prima televisione privata in chiaro francese. E mantiene questo ruolo fino al 1990.
Poi, tra il 1991 e il 1992 è direttore di Italia 1. Nel 1993 è brevemente direttore del palinsesto di Polonia 1. Che è una delle prime televisioni private polacche. Poi diventa consulente di Rai 1. L’anno successivo torna in Francia. Qui è responsabile della programmazione di France 2 e France 3.
Ancora, in qualità di docente universitario, ha insegnato presso molte università. A Genova e all’Università degli Studi di Roma Tre. La Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli. L’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico“. E la Scuola Holden di Torino. E molte altre ancora.
Migliori Libri di Carlo Freccero
- Televisione (CLICCA QUI)
- Fata e strega (CLICCA QUI)
- L’idolo del capitalismo (CLICCA QUI)
c) Gianni Baget Bozzo
Lo scrittore ligure Giovanni Battista Baget Bozzo (1925-2009) è noto come Gianni. E’ stato un sacerdote, politico e scrittore italiano. Nasce da madre catalana di cognome Baget. Ne resta orfano all’età di cinque anni. Il padre era un sergente dell’aeronautica. E’ stato cresciuto a Genova da una coppia di zii. Che lo adottarono e gli diedero il loro cognome Bozzo. Il suo insegnante di religione al liceo fu don Giuseppe Siri. Che fu poi vescovo di Genova e cardinale.
In seguito, nel 1944 si unì al CLN della Liguria. Erano le ultime fasi della resistenza. Ha ricoperto due volte il ruolo di europarlamentare. Baget Bozzo ha militato prima nella Democrazia Cristiana. Poi nel Partito Socialista Italiano. Infine in Forza Italia e ne Il Popolo della Libertà. Fu eletto al Parlamento europeo con il Partito Socialista.
Di conseguenza, questo fatto comportò la sospensione dalle sue funzioni sacerdotali. Sospensione decisa dal cardinale Giuseppe Siri nel 1985. E che durò fino al termine del suo secondo mandato elettorale. Baget Bozzo afferma di aver subito l’influenza di Tommaso d’Aquino fin dal suo ingresso in seminario negli anni ’40.
Come si sa, ha sempre sostenuto le idee teologiche, liturgiche e pastorali di Joseph Ratzinger. Fin dalla sua elezione a prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 1981. Ha ritenuto anche che il pensiero islamico, sia incompatibile con il pensiero cristiano e occidentale. Ciò a causa della sua negazione della divinità di Cristo.
d) Francesco Profumo
Lo scrittore ligure Francesco Profumo (Savona, 1953), è anche ingegnere e politico. Ed anche dirigente d’azienda. Ha ricoperto la Presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal 2011 al 2013 ha ricoperto l’incarico di Ministro dell’istruzione. Ed anche dell’università e della ricerca del Governo Monti. In passato è stato presidente di Iren SpA.
Oltre a questo, presiede attualmente la “Fondazione Bruno Kessler”. Dal 2016 è presidente della Compagnia di San Paolo. Dal luglio 2014 è inoltre presidente della “ESCP Business School“, presso il campus di Torino. Nel 1977, Francesco Profumo ha conseguito una laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Torino. Ha iniziato la sua carriera l’anno successivo ai cantieri Ansaldo di Genova. Questo prima di trasferirsi a Torino.
In seguito, nella città piemontese ha intrapreso una carriera come ricercatore universitario. E poi come professore ordinario. Nel 2003 è diventato preside della facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino. Nel 2005 è stato nominato rettore. Nella veste di autore ligure, Profumo ha scritto più di 250 articoli, su diverse materie.
Ancora, nel 2011 ha rifiutato di candidarsi come sindaco per il centrosinistra. Inoltre, è stato membro del consiglio di amministrazione di varie aziende. Reply e FIDIA. Unicredit Private Bank e Telecom Italia. Attualmente ricopre ruoli come consigliere per “Il Sole 24 Ore” e “Pirelli & C“. E fa parte del comitato di indirizzo di Italianieuropei. Nel 2011 è stato nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
f) Gabriello Chiabrera
Lo scrittore ligure Gabriello Chiabrera (1552-1638), nasce in una famiglia agiata di Savona. Egli fu anche poeta e drammaturgo. Riceve il nome del padre. Che scompare pochi giorni prima della sua nascita. La madre, Geronima Murasana, si risposa. E lo affida agli zii paterni. Su loro richiesta, a partire dal 1561 ha frequentato il Collegio Romano.
In seguito, a Roma, ha incontrato scrittori e critici. Che lo hanno introdotto al gusto per la poesia classica, in particolare quella greca. In quegli anni, potrebbe aver incontrato anche il famoso Torquato Tasso. Il quale era venuto in città. Scopo del suo viaggio era far revisionare la sua opera “Gerusalemme liberata“.
Di famiglia aristocratica, l’autore ligure Chiabrera visse a stretto contatto con la nobiltà del suo tempo. E scrisse numerose opere. Opere entrate a far parte del patrimonio letterario italiano. Cantore della grecità (sebbene non conoscesse il greco). E di quello che verrà poi definito come “classicismo barocco. Fu spesso contrapposto al poeta coevo Giambattista Marino. Questi era un altro grande poeta. Che fu fondatore del “marinismo“.
Il suo stile poetico è generalmente distante dalle metafore esagerate. Le quali sono comuni nella poesia del suo tempo. Bensì egli si concentra sulla sintassi e le rime poco frequenti. E sull’utilizzo di parole ricercate. Per questo motivo successe questo. Cioè, per molto tempo Chiabrera è stato visto come un autore non barocco, ma classico. Invece che un classicista barocco. Tuttavia, anche la sua poesia è caratterizzata dalla stessa passione di Marino. Passione per l’insolito, l’innovativo, il prezioso e l’eccentrico.
Migliori Libri di Gabriello Chiabrera
- Guerre dei Goti (CLICCA QUI)
- Rime sacre (CLICCA QUI)
- Ruggiero (CLICCA QUI)
g) Paolo Boselli
Lo scrittore ligure Paolo Vincenzo Giovanni Battista Boselli nacque a Savona nel 1838. E morì a Roma nel 1932. Il padre Paolo era un notaio. La madre si chiamava Marina Pizzorno. Il padre fu anche un sostenitore dei liberali. E fu costretto ad esiliarsi in Francia nel 1821. Perché? Perché accusato di aiutare la fuga di patrioti come Santorre di Santarosa e Ramina da Savona.
Pertanto, Paolo Boselli studiò presso il collegio degli Scolopi a Savona. Poi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino nel 1856. Qui si laureò nel 1860. Contrasse matrimonio con Corinna Cambieri. Dalla quale ebbe tre figli (Silvio, Maria e Luisa). Boselli iniziò una scalata veloce nella gerarchia dell’amministrazione pubblica. Nel 1870, egli assunse la posizione di docente universitario. Insegnò a Roma, materia le finanze.
Ciononostante, dopo pochi anni, nel 1874, lasciò l’insegnamento. Per concentrarsi esclusivamente sulla politica. Morì come si è detto nel 1932, all’età di 93 anni. Diventando il primo ministro più anziano nella storia d’Italia. Almeno fino al 2013. Egli pubblicò molti scritti, di natura patriottica e di altri generi. Tra i quali citiamo “Sull’istruzione secondaria classica” e “Discorsi di guerra“. “Per la Dante e per la vittoria” e “Discorsi politici e civili“. E molto altro ancora.
h) Vittore Branca
Lo scrittore ligure Vittore Branca è nato a Savona il 9 luglio 1913. Ed è morto a Venezia il 28 maggio 2004. E’ stato un esperto di letteratura italiana. Ed anche un filologo e critico letterario. Oltre che italianista. Ha trascorso gran parte della sua infanzia sul lago di Como.
Quindi, si diploma al liceo classico “Gabriello Chiabrera” di Savona. Nel 1931 ha superato l’esame di ammissione alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Durante gli anni universitari ha fatto parte della FUCI. Si è presentato alla commissione esaminatrice indossando il distintivo di Azione Cattolica. Volendo compiere un gesto di protesta.
Oltretutto, in questa occasione ha incontrato Giovanni Gentile. Il quale è diventato suo maestro. E con il quale ha stretto un’amicizia nonostante le divergenze ideologiche. Nel 1933 ha rischiato l’espulsione dalla scuola. Ma l’intervento di Gentile ha evitato questa situazione. Branca si è laureato nel 1935 con il massimo dei voti.
Branca ha ricoperto un ruolo importante a Padova. Quello di professore emerito di letteratura italiana presso l’Università degli Studi. Questo fino alla sua morte nel 2004. È stato uno dei più grandi esperti contemporanei di Giovanni Boccaccio. Delle cui opere ha analizzato la tradizione manoscritta. Ha individuato l’autografia del celebre codice Hamilton 90. Che è conservato a Berlino, contenente il Decameron. Branca era un uomo, ed un autore ligure, con una forte fede religiosa. oltre a questo, ha partecipato alla lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
i) Angelo Barile
Angelo Barile (1888-1967), è uno scrittore e poeta ligure. E’ nato in provincia di Savona. Ha compiuto i suoi studi a Genova, laureandosi in giurisprudenza. Poi si è trasferito a Torino per frequentare un corso di filologia moderna. E dedicarsi agli studi letterari. Qui ha scritto un importante saggio giovanile.
Quindi, allo scoppio della Prima guerra mondiale, Barile è stato arruolato. Diventa sottotenente di fanteria e lo feriscono due volte. L’esperienza traumatica della guerra ha influito sulla sua produzione lirica. Tuttavia, Barile era naturalmente riservato, e non particolarmente prolifico. Come egli stesso ha ammesso in una delle sue opere.
in aggiunta a questo, durante il periodo fascista, Barile ha vissuto lontano dalla scena pubblica. Nel 1943 è stato arrestato dai tedeschi con l’accusa di antifascismo. Dopo la liberazione del Paese, ha ricoperto alcune cariche pubbliche. Ha anche continuato la sua attività letteraria.
La poesia di Barile è fortemente influenzata dalla sua fede religiosa cattolica. Che gli conferisce una prospettiva spirituale sulla vita. Ciò si riflette in un tono pacato e meditativo nei suoi scritti. Come dimostrato dal titolo di una delle sue raccolte più significative, “Quasi Sereno“. Raccolta in cui il dolore e la solitudine vengono visti come un passaggio necessario. Verso cosa? Verso un’esistenza futura felice e immortale. In generale, la critica letteraria concorda su Angelo Barile. Descrive la sua produzione poetica come “un flusso esiguo ma nitido e brillante“.
Migliori Libri di Angelo Barile
- Amor di poesia (CLICCA QUI)
- Al paese dei vasai (CLICCA QUI)
Scrittori Liguri – Conclusione
Gli scrittori liguri sono una vera e propria istituzione. Una parte indispensabile della cultura italiana. Sono autori di molti classici della letteratura italiana. Come Edmondo De Amicis e Eugenio Montale. Arrigo Petacco e Bruno Morchio. Ma gli scrittori liguri non sono solo autori di grandi classici.
Molti scrittori contemporanei liguri, sono anche molto apprezzati dai lettori di oggi. Ad esempio, Gianpaolo Zarini. E’ stato uno scrittore che ha saputo catturare l’essenza dell’architettura storica. Mentre Giovanni Burzio ha scritto un magnifico compendio tra storia e fumetti. E vita vissuta. Insomma, gli scrittori liguri sono autori da scoprire e da leggere. Sia che si tratti di classici della letteratura italiana, o di moderni autori contemporanei.
Riunendo innumerevoli scrittori di vario genere in un lista, si è rivelato che cosa? Che la Liguria è una terra molto ricca di talento letterario. Le splendide coste e paesaggi mozzafiato della Riviera ligure. Le storie affascinanti raccontate da importanti autori liguri. Questa regione offre ai lettori un vero e proprio tesoro di scrittura.
E adesso non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!
Vorrei essere inserito nell’elenco degli scrittori e dei poeti della Liguria
Ciao Giancarlo avrei bisogno di maggiori informazioni su di te e sui libri che hai pubblicato. Contattami usando la pagina qui di seguito https://libri-online.net/blogger-lingua-italiana/