Questa città, situata sulla pittoresca costa ligure, è stata da sempre una fonte di ispirazione per i numerosi scrittori de La Spezia, che hanno saputo cogliere l’essenza unica e suggestiva di questo luogo. Con la sua storia marittima, i panorami mozzafiato e la vivace comunità culturale, La Spezia ha dato i natali a una miriade di talentuosi autori che hanno contribuito in modo significativo alla letteratura italiana, e hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama letterario nazionale.
La Spezia ha vissuto momenti di grande fervore culturale, diventando un crocevia di idee e creatività. Gli scrittori locali, con la loro sensibilità artistica e la profonda connessione con il territorio, hanno saputo catturare l’atmosfera unica di questa città portuale e trasmetterla attraverso le loro opere.
La storia marittima di La Spezia, con il suo legame indissolubile con il mare e la navigazione, ha ispirato molti scrittori a raccontare storie di avventura, di marinai e di naufragi. Le acque blu intenso del Golfo dei Poeti, con le sue insenature e le sue isole suggestive, hanno incantato poeti che hanno tramutato tali paesaggi in versi commoventi e lirici.
Ma La Spezia non è solo mare e navigazione. La città è anche un ricco scrigno di storia, con le sue piazze e i suoi palazzi antichi che raccontano di un passato glorioso. Gli scrittori di La Spezia hanno saputo immergersi nelle pieghe della storia locale, narrando le vicende dei personaggi illustri che hanno lasciato il segno in questa terra e rievocando eventi storici che hanno modellato l’identità della città.
1 – Dario Vergassola
Dario Vergassola, nato nel 1957, è un poliedrico, tra gli scrittori de La Spezia, ed un artista ligure. Oltre ad essere un cantautore e cabarettista, si distingue come attore e umorista. Dopo un periodo di lavoro come operaio, si avvicina al mondo dello spettacolo e partecipa alla prestigiosa competizione “Professione Comico”, diretta da Giorgio Gaber nel 1988. In quella circostanza, ottiene sia il premio del pubblico che quello della critica, a testimonianza del suo talento straordinario.
Successivamente, si fa notare nel programma televisivo “Star 90” su Rete 4 e diventa inviato per il popolare show “Il TG delle vacanze” trasmesso su Canale 5 durante l’estate del 1991. Nel 1992, raggiunge l’apice della sua carriera vincendo il Festival di Sanremo con la celebre canzone “Mario (Marta)”. Lo stesso anno pubblica l’album “Manovale gentiluomo”, che include il brano “Non me la danno mai (lamento dell’armonizzatore)”. Parallelamente alla sua attività musicale, fa il suo esordio nel mondo del cinema con un piccolo ruolo nel film “Anni 90” diretto da Enrico Oldoini.
Nel 2013, si impegna nel progetto “Le Cose Cambiano” e realizza un video su YouTube in cui esprime la sua solidarietà e sostegno per i giovani italiani LGBTQ+. Con grande coraggio, condanna atteggiamenti discriminatori e vessatori, diventando una voce importante per la promozione dell’inclusione e della diversità. Nella stagione 2014-2015, partecipa al programma televisivo “Alle falde del Kilimangiaro” come co-conduttore insieme a Camila Raznovich. Inoltre, è un rinomato autore di libri, scrivendo anche rubriche e articoli per diverse riviste, tra cui “Max”, “Left” e “Il Venerdì”. Nel 2014, pubblica il suo primo romanzo intitolato “La ballata delle acciughe”, che riscuote un grande successo di critica e pubblico.
2 – Marco Buticchi
Marco Buticchi, nato nel 1957, è uno degli stimati scrittori de La Spezia. Pur avendo una famiglia con una ricca storia nel settore petrolifero, con suo padre Albino Buticchi che è stato presidente del Milan dal 1972 al 1975, Marco ha seguito la sua passione per la letteratura. Inoltre, è anche proprietario di un hotel chiamato “Hotel del Lido” situato nelle vicinanze di Lerici, un luogo che si rivela una fonte di ispirazione per le sue opere letterarie.
Dopo aver conseguito una laurea in Economia e Commercio nel 1982, Marco ha intrapreso la sua carriera come trader petrolifero, viaggiando in diverse parti del mondo. Durante questo periodo, ha autoprodotto alcuni romanzi e il suo talento non è sfuggito all’attenzione di Mario Spagnol, che ha scoperto il suo talento letterario. Così, alla fine degli anni ’90, Marco ha iniziato a essere pubblicato dalla rinomata casa editrice Longanesi.
Come autore ligure, i libri di Marco Buticchi sono caratterizzati da misteri avvincenti che si svolgono in epoche diverse, dall’antichità ai giorni nostri. Si ispira all’opera letteraria di Wilbur Smith e crea trame intrecciate che coinvolgono personaggi ricorrenti come la storica e restauratrice Sara Terracini e il suo amico Oswald Breil, un funzionario del Mossad.
Nel 2012, il suo romanzo “La voce del destino” ha ricevuto il prestigioso “Premio Emilio Salgari” e si è classificato al secondo posto al “Premio Bancarella”. Alcune delle sue opere sono state incluse nella collana “I maestri dell’avventura”, lanciata da Longanesi nel 2017, confermando il suo successo e il suo talento come scrittore di avventure emozionanti.
3 – Marco Ferrari
Marco Ferrari, nato nel 1952, è uno degli scrittori de La Spezia più poliedrici. Oltre ad essere un apprezzato autore, è anche un giornalista e un creativo televisivo. Ha conseguito una laurea in Geografia presso l’Università di Firenze, arricchendo così la sua visione del mondo che si riflette nelle sue opere letterarie.
La sua carriera giornalistica è iniziata nel 1975 presso il quotidiano “L’Unità”, dove ha lavorato nella redazione di Firenze e successivamente come inviato speciale. Inoltre, è stato redattore dell’inserto libri de “L’Unità” e ha collaborato con importanti pubblicazioni come “Rinascita”, “LiberEtà” e “Diario”. La sua passione per l’editoria lo ha portato a svolgere il ruolo di consulente editoriale per la rinomata casa editrice Fratelli Alinari. Ha anche scritto per il quotidiano “La gente d’Italia”, edito a Montevideo, ampliando così il suo pubblico internazionale.
Dal 1999 al 2009, Marco ha assunto un ruolo di grande responsabilità come presidente dell’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia. Durante il suo mandato, ha promosso l’apertura di importanti istituti culturali che arricchiscono la vita artistica della città, come il Museo del Sigillo, il Centro Arte Moderna e Contemporanea, il Museo Diocesano-Etnografico e il centro giovanile e multimediale “Dialma Ruggiero”. Inoltre, è stato il creatore del prestigioso Premio Exodus, che riconosce e celebra il talento letterario.
La sua dedizione al mondo culturale è stata ulteriormente riconosciuta quando ha ricoperto la carica di presidente della Mediateca regionale ligure dal 2008 al 2015, contribuendo così alla diffusione e alla valorizzazione delle opere letterarie nella regione. Marco Ferrari, con la sua vasta esperienza nel giornalismo e nel settore culturale, continua a lasciare un’impronta significativa nel panorama letterario ligure.
4 – Arrigo Petacco
Arrigo Petacco, uno dei noti scrittori de La Spezia (1929-2018), si distingueva non solo per la sua abilità nel campo della scrittura, ma anche come storico e giornalista di grande talento. Durante la sua carriera, ha ricoperto ruoli di rilievo come caporedattore e direttore di due importanti testate giornalistiche, la “Nazione di Firenze” e il mensile “Storia Illustrata”. La sua passione per la divulgazione storica lo ha portato a scrivere e condurre programmi televisivi incentrati su tematiche storiche, lasciando un’impronta indelebile nel panorama televisivo italiano.
I primi passi di Petacco nel mondo del giornalismo li ha compiuti nella sua città natale, lavorando per “Il Lavoro” di Genova sotto la direzione di Sandro Pertini, figura di spicco della politica italiana. Da quel momento in poi, ha intrapreso una carriera che lo ha portato a pubblicare una vasta gamma di opere, caratterizzate dalla sua capacità di comunicare in modo chiaro e coinvolgente. Il suo primo lavoro significativo fu una biografia su Gaetano Bresci, l’anarchico che attentò al re Umberto I a Monza.
Successivamente, si è dedicato a esplorare figure di grande importanza del primo Novecento e del periodo fascista, scrivendo sceneggiature per film e creando programmi televisivi di successo, principalmente per la Rai. La sua abilità nel condurre interviste gli ha permesso di incontrare e intervistare alcuni dei principali protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, arricchendo così la sua conoscenza storica e la sua prospettiva.
Arrigo Petacco è stato senza dubbio uno dei più eminenti scrittori liguri contemporanei. La sua narrativa si caratterizzava per una visione unica e originale, affrontando temi di grande rilevanza storica con uno stile accattivante e approfondito. La sua scomparsa a causa di un tumore al fegato, all’età di 88 anni, ha lasciato un vuoto nel mondo della letteratura e del giornalismo.
Le sue figlie Carlotta e Monica hanno pianto la sua perdita, mentre il suo eredità letteraria continuerà a ispirare e intrattenere i lettori di tutto il mondo. In particolare, il suo libro “Ho sparato a Garibaldi”, scritto insieme a Marco Ferrari, ha permesso di narrare la vita di Luigi Ferrari, l’uomo che ferì Garibaldi sull’Aspromonte, attraverso una narrazione coinvolgente e affascinante.
5 – Gino Patroni
Gino Patroni (Ameglia, 9 novembre 1920[1] – La Spezia, 7 gennaio 1992) è stato un notevole giornalista ed uno degli scrittori de La Spezia. Nato ad Ameglia, nella pittoresca frazione di Montemarcello, ha dedicato la sua carriera come collaboratore de Il Secolo XIX, distinguendosi anche come poeta parodista e autore di epigrammi comici. Nel 1959 ha ottenuto un grande successo con la pubblicazione di Ed è subito pera, un’opera che gli ha fatto guadagnare il prestigioso premio letterario “Lerici-Pea”.
Patroni si descriveva ironicamente come: “Una classe di ferro arrugginita in fretta, mezzo geometra (per studi abbandonati), maestro elementare di vocazione, sette anni di liceo classico (impiegato in segreteria), prigioniero in Germania, liberato dai francesi di Ledere e subito fatto prigioniero nuovamente per il colpo di pugnale fascista del 1940, poi travet statale, giornalista professionista, animo depresso per natura (poiché vive a La Spezia, tra base navale e banalità), ama risiedere preferibilmente nel reparto neuro, ma spesso si ricovera a domicilio”.
Nel corso della sua carriera, Patroni ha scritto diverse opere degne di nota. Nel 1975 ha pubblicato Crescete e mortificatevi con l’editore Rizzoli, mentre nel 1987 ha scritto Il foraggio di vivere: una raccolta di epigrammi pubblicata da Longanesi. Successivamente sono seguiti La vita è bella e scarso l’avvenir nel 1988 e La vita è una malattia ereditaria, pubblicato nel corso dell’anno della sua scomparsa.
6 – Renzo Mantero
Renzo Mantero (Porto Venere, 11 febbraio 1930 – Pietra Ligure, 1º novembre 2012) è stato un medico rinomato, chirurgo e uno degli scrittori de La Spezia.
Riconosciuto come un’eccellenza nel campo della chirurgia della mano sia in Italia che a livello internazionale, Renzo Mantero è nato a Porto Venere l’11 febbraio 1930. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Genova, laureandosi in medicina e chirurgia nel 1954. Ha poi specializzato in chirurgia generale nel 1959 e ottenuto il diploma di specializzazione in ortopedia e traumatologia nel 1962.
All’inizio degli anni ’50 ha iniziato a lavorare come assistente nella divisione di chirurgia generale dell’ospedale San Paolo di Savona e nel 1964 ha ottenuto la libera docenza in semeiotica chirurgica presso l’Università di Pavia, dove ha tenuto il “Corso libero di chirurgia della mano”.
Nel 1970 è diventato primario di chirurgia generale presso l’ospedale San Paolo di Savona e nel 1974 ha fondato la prima sezione di chirurgia della mano, ricoprendo il ruolo di primario fino al 1994. Dal 1995 al novembre 1999 ha supervisionato il neonato Centro regionale di chirurgia della mano a Savona, che ancora oggi rappresenta un’eccellenza nel panorama sanitario nazionale.
Alla fine del 1999, l’Azienda sanitaria savonese ha deciso di porre fine al suo rapporto di lavoro, ma Mantero ha continuato a collaborare come consulente. A partire dall’anno successivo, è stato nominato primario emerito del Centro regionale di chirurgia della mano, mantenendo il ruolo di direttore scientifico fino alla sua morte. Dal 2000 ha anche esercitato la sua attività presso la clinica S. Michele di Albenga e nel 2006 è stato designato vicepresidente del Comitato di bioetica dell’ospedale San Paolo di Savona.
Durante la sua carriera, Mantero ha operato su più di trentamila mani, tra cui quelle di atleti come la campionessa di scherma Dorina Vaccaroni, di musicisti come il violinista Leonid Borisovič Kogan, di lavoratori infortunati e di bambini affetti da malformazioni. Quindici tecniche operatorie, diciotto strumenti chirurgici e oltre duecento pubblicazioni scientifiche portano il suo nome. Ha anche svolto il ruolo di insegnante in numerosi corsi e conferenze.
Oltre ai suoi contributi nel campo medico, Renzo Mantero si è sempre impegnato attivamente anche nel settore culturale e sociale. Era un membro della loggia Sabazia di Savona, appartenente al Grande Oriente d’Italia.
Renzo Mantero ha lasciato un notevole contributo nel campo della chirurgia della mano con diverse pubblicazioni di rilievo. Uno dei suoi lavori più noti è il 6° volume del Traité de Chirurgie de la Main, edito da Masson, Paris nel 1998. In questo volume, ha presentato uno studio approfondito sulle mani di Niccolò Paganini, esplorando le peculiarità e le patologie legate all’uso intensivo dello strumento musicale.
Inoltre, in collaborazione con G. Camera, ha pubblicato il trattato Malattie Genetiche, molecole e geni, edito da Piccin, Padova nel 2004. In questo trattato, Mantero e Camera hanno dedicato un intero capitolo, il capitolo otto intitolato “Patologie Sindromiche della Mano”, che si estende dalle pagine 131 alla pagina 159. In queste pagine, hanno esaminato le malattie genetiche che possono manifestarsi con sintomi e alterazioni specifiche nella mano.
Le sue pubblicazioni hanno contribuito significativamente alla comprensione e alla pratica della chirurgia della mano, offrendo approfondimenti sulle condizioni patologiche e fornendo importanti linee guida per la diagnosi e il trattamento. Renzo Mantero rimane un’autorità rispettata nel campo della chirurgia della mano, e le sue opere continuano a essere di grande valore per la comunità medica.
È scomparso a Pietra Ligure nel 2012, all’età di 82 anni, a causa di un ictus. La sua eredità nella chirurgia della mano e nella comunità medica rimane di fondamentale importanza.
7 – Beppe Mecconi
Beppe Mecconi, nato a San Terenzo il 6 marzo 1956, è un poliedrico artista ed uno degli scrittori de La Spezia. La sua versatilità si manifesta nella pittura, nella scrittura e nell’illustrazione di libri per bambini, che sono stati tradotti in diverse lingue. Oltre a essere un talentuoso creatore, Mecconi è anche un insegnante di linguaggi creativi, condivide la sua conoscenza e la sua passione con gli altri.
La sua creatività si espande anche nel campo dell’audiovisivo, poiché è autore e regista di documentari e ha diretto spettacoli teatrali. Inoltre, Beppe Mecconi è un attore e sceneggiatore, che contribuisce a portare vita e emozioni sul palcoscenico.
Ma la sua passione per l’arte non si limita al suo paese d’origine. Mecconi collabora attivamente con il Projeto Libertade, un’organizzazione non governativa che si dedica ai problemi dell’infanzia nella favela di Vila Vintèm a Rio de Janeiro. Attraverso il suo impegno con questa ONG, cerca di portare speranza e miglioramenti alla vita dei bambini che vivono in condizioni difficili.
Beppe Mecconi è un artista impegnato e poliedrico, che attraverso la sua arte e la sua dedizione, cerca di diffondere bellezza, ispirazione e speranza sia nei suoi lavori che nella sua attività umanitaria.
8 – Marco Ursano
Marco Ursano, un talentuoso giornalista ed anche uno degli scrittori de La Spezia, ha dato vita a una serie di opere letterarie che hanno conquistato il pubblico. Nel 2005, ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’amore romantico non muore mai”, edito da Coniglio Editore a Roma, che ha affascinato i lettori con la sua narrazione avvincente.
Nel corso degli anni, Ursano ha continuato a deliziare i suoi fan con una serie di romanzi coinvolgenti. Nel 2008, ha dato vita a “L’estate di Galantini (Spezia 2-Genoa 0)”, pubblicato da Edizioni Cinque Terre, un racconto che ha suscitato emozioni e passione tra i tifosi di calcio. Nel 2010, ha esplorato la figura di Giuseppe Di Vittorio con il libro “Giuseppe Di Vittorio alla Spezia”, edito da Ediesse a Roma, offrendo una prospettiva unica sulla storia e l’impegno sociale dell’illustre sindacalista.
La creatività di Ursano ha trovato espressione anche attraverso racconti e antologie. È stato finalista del prestigioso premio “Orme Gialle” nel 2007 con il racconto “Andata e ritorno”, sotto la presidenza di Carlo Lucarelli. Nel 2015, il suo racconto “Franco Serantini” è stato incluso nell’antologia “Vituperio delle genti”, curata da MdS Editore di Pisa, confermando la sua abilità nel trasmettere emozioni e creare personaggi indimenticabili.
Negli anni successivi, Ursano ha continuato a stupire il pubblico con la sua abilità narrativa. Opere come “Il mare capovolto” (2016), “Edelweiss” (2018) e “Anni collaterali” (2018, 2020), pubblicate da MdS Editore di Pisa, hanno consolidato la sua reputazione di autore di talento.
Marco Ursano è un autore che ha saputo catturare l’attenzione dei lettori con le sue storie coinvolgenti e la sua scrittura appassionata. La sua versatilità e la sua capacità di esplorare temi diversi rendono le sue opere uniche e imperdibili per gli amanti della letteratura.
9 – Gino Ragnetti
Gino Ragnetti, nato nel 1942, è un rinomato giornalista professionista, facente parte dell’elenco degli scrittori de La Spezia. Ha dedicato gran parte della sua carriera a La Nazione di Firenze, lavorando come giornalista dal 1960 al 1999, ad eccezione di un breve periodo di tre anni al Secolo XIX. Durante questo periodo, ha anche curato la corrispondenza per il Corriere mercantile.
Nel gennaio 2006, ha assunto la direzione del settimanale La Gazzetta della Spezia e provincia, incarico che ha mantenuto fino a marzo 2011. Successivamente, dal marzo 2012 al 2015, è stato il direttore del quotidiano online La Gazzetta della Spezia. Durante il suo mandato, ha anche guidato la redazione del mensile Web Magazine, pubblicato dalla stessa Gazzetta della Spezia, dal dicembre 2013 all’agosto 2015.
La sua passione per la ricerca storica e la scrittura lo ha portato a collaborare con importanti autori nel campo della divulgazione storica. Nel 1983, insieme a Giancarlo Fusco, Gino Patroni e Ugo Mannoni, ha contribuito alla realizzazione del volume “La Spezia in guerra”, curato da Arrigo Petacco. Questo lavoro è stato seguito da altre pubblicazioni di successo, come “Tavolara, l’isola dei re” (Mursia, 2005), scritto in collaborazione con il principe Ernesto Carlo Geremia di Tavolara, e “Luna, una misteriosa città romana nel golfo della Spezia” (Luna Editore, 2007).
La vasta conoscenza di Ragnetti sulla storia e la cultura della Spezia si riflette anche nei suoi libri, come “La Spezia: percorrendo cinquant’anni di storia” (Accademia della cucina, 2010) e “Ottocento – Quando Spèza divenne Spezia” (Accademia lunigianese di scienze Giovanni Capellini, 2011). Ha anche esplorato eventi storici meno noti, come la guerra di successione austriaca del 1741-1748 nel suo libro “Un giorno da eroe – La Spezia nella guerra di successione austriaca 1741-1748” disponibile in formato cartaceo ed ebook.
Per le Edizioni Giacché, ha pubblicato diverse opere di grande rilevanza. Tra queste, “Quanto sei bella, Spezia! Scrittori, viaggiatori e turisti. Duemila anni nel golfo” (Edizioni Giacché, 2018), “Fantasmi. Città, paesi e borghi scomparsi in provincia della Spezia” (Edizioni Giacché, 2020), e “Achse! La guerra in casa” (Edizioni Giacché, 2020). Questi libri testimoniano la sua dedizione nel raccontare la storia e le storie affascinanti della provincia della Spezia.
Scrittori Spezzini – Conclusione
La Spezia, con la sua bellezza mozzafiato e il suo fascino unico, si rivela una fonte inesauribile di ispirazione per gli scrittori che vi sono nati o che vi hanno trovato rifugio. Questa città costiera incastonata tra il mare e le colline offre uno scenario ricco di colori, profumi e suggestioni che si riflettono nelle pagine delle opere letterarie create dai talentuosi autori che la chiamano casa.
I poeti e gli scrittori di La Spezia hanno trovato nell’incanto del Golfo dei Poeti una fonte infinita di ispirazione. Le sue acque blu e serene, le isole che emergono come gemme nell’orizzonte e i romantici borghi che punteggiano la costa sono diventati il soggetto di versi incantevoli e profondi. La bellezza del paesaggio si fonde con l’anima del poeta, dando vita a poesie che rivelano la fragilità umana di fronte alla grandiosità della natura.
Ma non sono solo i poeti ad essere stati affascinati dalla magia di La Spezia. Gli scrittori di narrativa hanno trovato nelle strade tortuose del centro storico e nelle piazze pittoresche un palcoscenico perfetto per le loro storie. I vicoli antichi, i palazzi dal fascino decadente e le trattorie che profumano di sapori autentici diventano gli sfondi vividi e realistici dei loro romanzi, ricreando l’atmosfera unica di questa città che conserva ancora il sapore della tradizione.
E adesso, non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!
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