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Scrittori de L’Aquila: Migliori Autori e Poeti Aquilani

da | 24 Mag 2023

Benvenuti nel nostro articolo dedicato agli scrittori de L’Aquila! In questa sezione, esploreremo l’universo letterario di una delle città più affascinanti e culturalmente ricche d’Italia. Situata nel cuore dell’Abruzzo, L’Aquila ha una storia millenaria che ha ispirato numerosi scrittori, poeti e artisti nel corso dei secoli.

Attraverso queste pagine, ci impegneremo a scoprire e celebrare i talenti letterari che hanno scelto L’Aquila come fonte d’ispirazione e luogo di creazione. Dalla bellezza mozzafiato delle montagne circostanti al patrimonio culturale che si respira tra le sue strade, L’Aquila ha sempre avuto un’influenza significativa sulla scrittura dei suoi abitanti.

Scopriremo le opere di scrittori locali, sia emergenti che affermati, che con le loro parole ci guidano alla scoperta di mondi nuovi e ci immergono nelle profondità dell’animo umano. Attraverso le loro storie, le loro poesie e le loro riflessioni, cercheremo di cogliere l’essenza di questa affascinante città e delle persone che la chiamano casa.

Unisciti a noi in questo viaggio letterario attraverso le strade di L’Aquila, dove le parole prendono vita e la creatività si intreccia con la storia e la cultura. Attraverso le pagine del nostro blog, scopriremo il potere delle penne de L’Aquila e celebriremo l’arte della scrittura in tutte le sue sfumature.

Preparati a lasciarti trasportare dalle storie coinvolgenti e dalle emozioni che solo i libri possono regalare. Scopriremo insieme la ricchezza letteraria di L’Aquila e l’eredità lasciata da scrittori che hanno reso questa città un luogo unico e indimenticabile.

1 – Ignazio Silone

Silone Ignazio, nato nel 1900 e scomparso nel 1978, è considerato un pilastro tra gli scrittori de L’Aquila. La sua infanzia si svolse a Pescina, un piccolo borgo dove crebbe. Suo padre, Paolo, era un modesto contadino con una storia di emigrazione, avendo vissuto per un periodo in Brasile. D’altra parte, sua madre, Marianna Delli Quadri, era impiegata come artigiana nella tessitura.

Grazie all’ampiezza della sua influenza letteraria, è stato nominato ben dieci volte per il Premio Nobel per la letteratura tra il 1946 e il 1963, consolidando la sua fama come uno degli autori italiani più riconosciuti e ammirati a livello globale. Passò un considerevole periodo in esilio in opposizione al regime fascista, ma in seguito svolse un ruolo attivo nella scena politica italiana, contribuendo a molteplici capitoli della storia del Paese.

Dopo la guerra, ha avuto un impatto significativo sulla vita culturale italiana. Silone, illustre letterato abruzzese, fu tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, ma in seguito si distaccò a causa di discrepanze con l’ideologia stalinista, orientandosi verso il socialismo democratico. Questa separazione dal Partito Comunista Italiano gli ha attirato alcune critiche in patria, nonostante la sua reputazione rimanesse elevata all’estero. Di recente, è stato rivalutato positivamente anche nel contesto italiano.

2 – Nicola Moscardelli

Nicola Moscardelli, nato nel 1894 e morto nel 1943, è stato uno dei poliedrici scrittori de L’Aquila ed anche artista abruzzese. La sua fama è principalmente dovuta alle sue straordinarie capacità poetiche, ma anche alla sua abilità come scrittore e studioso di esoterismo. Figlio di Serafino ed Elvira Cantera, entrambi proprietari terrieri, Moscardelli si sposò con Lydia Sacer nel 1921 e nel 1923 ebbe una figlia di nome Graziella.

Fin da giovane, il talento letterario di questo scrittore abruzzese era evidente. Ha frequentato gli studi umanistici presso l’Aquila e, all’età di soli 19 anni, ha già pubblicato due raccolte poetiche intitolate “Le fiamme” e “La veglia”. Queste opere presentavano elementi simbolisti e crepuscolari, evidenziando la sua sensibilità e profondità di pensiero. Nel 1914 si trasferì a Firenze, dove entrò in contatto con l’ambiente futurista e collaborò con riviste come “La Voce” e “Lacerba”. Nel 1915 pubblicò un’opera sperimentale intitolata “Abbeveratoio”, che mostrava la sua voglia di sperimentare e rompere gli schemi convenzionali.

Moscardelli ebbe una profonda amicizia con Giovanni Papini, che apprezzava molto il suo lavoro letterario. Infatti, Papini lo incluse nella sua vasta antologia “Poeti d’oggi” del 1920, curata insieme a Pietro Pancrazi. In seguito, Moscardelli sviluppò importanti legami artistici con Arturo Onofri e Girolamo Comi, che influenzarono la sua produzione artistica.

È importante sottolineare che Moscardelli mantenne una posizione neutrale nei confronti del regime fascista. Tra il 1929 e il 1939, ricoprì la carica di segretario nella neonata Accademia d’Italia e insegnò arte poetica e drammatica presso il Conservatorio Santa Cecilia. Nel 1935, fu insignito di uno dei premi minori al prestigioso Premio Viareggio, mentre nel 1939 ricevette il premio Sanremo nella sua seconda edizione, riconoscimenti che testimoniano la sua maestria artistica.

Nicola Moscardelli è stato un luminoso e eclettico scrittore abruzzese, il cui talento e genialità hanno lasciato un’impronta indelebile nella letteratura. La sua capacità di esprimere emozioni profonde e la sua audacia nell’esplorare nuove forme di espressione hanno reso il suo lavoro unico e prezioso per la cultura letteraria italiana.

3 – Romolo Liberale

Romolo Liberale (1922-2013) è uno degli scrittori de L’Aquila che meritano di essere menzionati. La sua storia inizia come bracciante agricolo nel territorio del Fucino, dopo aver completato gli studi elementari. Questa zona, prosciugata e bonificata da Alessandro Torlonia, ha offerto a Liberale la sua prima esperienza lavorativa.

Successivamente, si è trasferito a Roma, dove ha trovato impiego come operaio fonditore. Dopo aver terminato il servizio militare, è ritornato nella sua terra d’origine, la Marsica, dove si è unito ad altri anarchici e antifascisti locali. Insieme hanno affrontato la politica oppressiva imposta dai Torlonia nei confronti dei contadini e dei braccianti dopo il completo prosciugamento del lago Fucino.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Romolo Liberale ha organizzato le lotte dei contadini, utilizzando manifestazioni e lo “sciopero alla rovescia”, una tattica che gli è costata diverse volte la prigionia. Durante questo periodo, si sono verificati scontri violenti tra braccianti, contadini e autorità locali, come nel tristemente noto eccidio di Celano.

Nel 1953, Romolo Liberale ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata “Cee vo ne munne gnove”, scritta in dialetto locale. Quest’opera è stata seguita da numerose altre raccolte liriche, saggi e racconti. Oltre alla scrittura, Liberale ha dedicato parte della sua vita alla critica d’arte, all’organizzazione di mostre e alla promozione di giovani talenti artistici, contribuendo attivamente alla vita culturale della regione.

Romolo Liberale è un’autore abruzzese che ha saputo esprimere le sue esperienze e le lotte della sua gente attraverso la sua scrittura. Con la sua voce poetica e il suo impegno culturale, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama letterario dell’Abruzzo, ispirando e promuovendo la crescita di nuovi talenti artistici.

4 – Pascal D’Angelo

Pascal D’Angelo, nome d’arte di Pasquale D’Angelo (1894-1932), è stato un rinomato poeta e uno degli scrittori de L’Aquila più celebri. La sua vita si è svolta principalmente negli Stati Uniti, dove le sue poesie sono state pubblicate sulle più prestigiose riviste letterarie americane. La sua autobiografia intitolata “Figlio d’Italia” racconta la sua infanzia difficile in patria e la sua esperienza come “uomo del piccone e della pala” negli Stati Uniti, oltre al suo sogno di diventare poeta.

D’Angelo ha frequentato la scuola elementare in un piccolo villaggio di campagna, ma ha anche lavorato nella fattoria di famiglia. Nel 1910, emigrò negli Stati Uniti insieme a suo padre, trovando impiego come operaio edile nei cantieri del nord-est del paese. Nonostante il padre sia tornato in Italia nel 1915, Pascal decise di rimanere negli Stati Uniti, convinto di trovare la “luce” che cercava.

Finalmente, nel 1920, l’autore abruzzese Pascal D’Angelo iniziò a scrivere poesie nella modesta stanza della sua residenza a Brooklyn. Nonostante i numerosi rifiuti ricevuti quando cercò di pubblicarle, partecipò al concorso di poesia di “The Nation”, diretto da Carl Van Doren, uno dei critici letterari più autorevoli degli Stati Uniti.

Sfortunatamente, non ricevette risposta e decise di spedire una lettera di presentazione all’editore. Nel gennaio 1922, ebbe un incontro con Van Doren che portò alla pubblicazione delle poesie del giovane poeta abruzzese sui principali giornali americani. In quell’istante, D’Angelo divenne un fenomeno letterario, pubblicando poesie in inglese, italiano e persino in francese, su importanti riviste letterarie e giornali italoamericani.

5 – Ernesto Giammarco

Ernesto Giammarco (1916-1987) è stato uno dei più noti scrittori de L’Aquila ed anche linguista. Ha frequentato due scuole superiori in diverse città, Antrodoco e Frascati, per poi completare gli studi al Liceo “Ovidio” di Sulmona. Successivamente, ha deciso di iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Roma.

Nel 1940, durante lo scoppio della guerra, Giammarco è stato inviato in Africa settentrionale come capitano. Tuttavia, due anni dopo, è stato catturato dagli inglesi a Tobruch, in Libia. Dopo il suo ritorno in Italia nel 1946, ha ripreso gli studi universitari e ha conseguito la laurea nel 1948.

Da quel momento, Ernesto Giammarco ha intrapreso la sua carriera come insegnante di lettere presso diverse scuole superiori. Ha lavorato come docente a Chieti, ad esempio presso il Liceo Classico “G.B. Vico” e l’Istituto Magistrale “Isabella Gonzaga del Vasto”. Nel periodo compreso tra il 1950 e il 1952, le sue raccolte di poesie intitolate “Primizie” e “Canti nuovi” sono state finalmente pubblicate.

Durante lo stesso decennio, Giammarco ha avuto contatti con la scuola glottologica e dialettologica fondata a Pisa da Clemente Merlo. Questo ha dato inizio alla sua carriera di ricerca nel campo della linguistica e della dialettologia abruzzese. Ha viaggiato sistematicamente attraverso tutti i paesi dell’Abruzzo, raccogliendo un’enorme quantità di parole ed espressioni dialettali al fine di preservare il patrimonio linguistico abruzzese. Ha sviluppato la prospettiva che l’Abruzzo fosse una sorta di cerniera non solo tra il Nord e il Sud, ma anche tra l’Est e l’Ovest.

Conclusione

Giungiamo alla fine del nostro viaggio attraverso la cultura letteraria degli scrittori de L’Aquila. Speriamo che questa esplorazione degli scrittori che hanno abbracciato questa città come fonte di ispirazione ti abbia avvicinato a un mondo ricco di storie, emozioni e creatività.

Attraverso le pagine dei libri, abbiamo viaggiato nella storia di L’Aquila, esplorando il suo passato glorioso e i momenti di sfida e rinascita. Abbiamo incontrato autori locali, sia emergenti che affermati, che hanno saputo catturare l’anima di questa città unica e restituircela attraverso le loro parole.

L’Aquila rimane un luogo di grande fascino e ispirazione per gli scrittori, che si lasciano guidare dalla sua bellezza paesaggistica, dalla sua storia e dal suo spirito resiliente. Questa città continua a offrire spunti e temi per narratori che desiderano raccontare storie di speranza, coraggio e umanità.

Ti invitiamo a continuare a esplorare il mondo letterario de L’Aquila, a leggere le opere degli scrittori che abbiamo presentato e a scoprire nuovi autori che si sono affacciati sulla scena letteraria. Mantieni vivo l’interesse per la cultura letteraria di L’Aquila, partecipa a eventi letterari e fiere del libro che si tengono nella città e sostieni gli autori locali.

Ricorda che la scrittura è una forma di espressione potente e universale che ci connette, oltrepassando le barriere del tempo e dello spazio. Continua a esplorare le pagine dei libri, a lasciarti coinvolgere dalle storie e a scoprire l’immensa bellezza delle parole.

L’Aquila, con la sua storia ricca e il suo ambiente unico, rimarrà sempre una fonte d’ispirazione per gli scrittori e un luogo da cui trarre spunti per creare opere straordinarie. Che tu sia un appassionato lettore o un aspirante scrittore, ti incoraggiamo a esplorare il panorama letterario di questa affascinante città e a lasciarti affascinare dalle penne de L’Aquila.

Lascia che le parole si mescolino con l’atmosfera unica di questa città, permettendo alle storie di prendere vita e ai personaggi di danzare tra le sue strade. L’Aquila, con la sua bellezza e la sua anima letteraria, aspetta solo di essere scoperta e celebrata.

Ti ringraziamo per averci accompagnato in questo viaggio attraverso gli scrittori de L’Aquila. Che le parole contino a incantarti e a illuminare il tuo cammino, sia dentro che fuori dalle pagine di un libro.

E adesso, non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!

Antonella
Antonella

Blogger

Da sempre sono appassionata della lettura, una vera divoratrice di carta stampata. Mi piace leggere quasi tutto.

Oggi oltre a leggere scrivo. Ho sempre ammirato gli scrittori, e quindi adesso mi piace essere una di loro.

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