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Scrittori di Cremona: I Migliori Autori e Poeti Cremonesi

da | 15 Apr 2023

In Italia, la figura degli scrittori di Cremona è spesso associata a quella del poeta. Tuttavia, ci sono diversi “generi letterari” che hanno contribuito alla ricchezza della tradizione cremonese. In questo articolo, esploreremo la vita e l’opera di alcuni degli scrittori cremonesi più importanti e influenti.

Infatti, la letteratura della zona è una delle più ricche e variegate della regione. Autori come Sandrone Dazieri e Corrado Staiano. Liutprando Di Cremona e Giampaolo Dossena, hanno dato forma alla lingua cremonese, ed hanno ispirato molti altri scrittori nelle loro opere. Nel XX secolo, gli scrittori di Cremona hanno continuato ad esercitare una profonda influenza sulla letteratura nazionale. Con autori come Giuseppe Andreoli ed Agostino Aglio. Marco Ghizzoni e Giacomo Guglielmone. E molti altri ancora.

Di conseguenza, gli scrittori e poeti di Cremona, sono particolarmente “talentuosi” nel raccontare storie affascinanti e vibranti. Alcuni dei migliori autori di libri italiani sono cremonesi. E il territorio continua a produrre alcuni dei migliori autori di Cremona contemporanei.

Se amate leggere, allora questo è l’articolo per voi. Argomenteremo sugli scrittori di Cremona più amati e apprezzati. Inoltre, discuteremo delle loro opere e di cosa renda la loro letteratura così speciale.

1 – Sandrone Dazieri

Sandro Dazieri, conosciuto anche come “Sandrone“, è uno degli scrittori di Cremona, nato il 4 novembre 1964, ed è un professionista che lavora anche nel campo della sceneggiatura, del giornalismo e dell’attivismo.

Dopo aver completato le scuole medie, ha lasciato la sua città per frequentare il collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino Terme, situata nella provincia di Bergamo. Qui ha studiato per diventare un cuoco, e ha cominciato a esercitare questa professione durante l’estate.

Ha poi lavorato come cuoco per circa dieci anni, ma nel frattempo non ha mai smesso di coltivare la sua passione per la lettura di generi narrativi. Come il giallo, l’horror, la fantascienza e lo spionaggio, così come per i fumetti, che ha cominciato a leggere fin da quando era bambino, e che lo hanno accompagnato per tutta la vita.

Durante questo periodo, l’autore di Cremona Dazieri ha iniziato a fare i primi tentativi di scrittura, come “inchieste” comiche per il giornalino scolastico, e un paio di racconti horror, che ha provato a inviare senza successo a diverse riviste.

Dopo aver conseguito la maturità professionale, lo scrittore cremonese Sandro Dazieri si trasferisce a Milano, dove si iscrive alla Facoltà di Scienze politiche. Dopo aver lavorato come “correttore di bozze“, Sandro Dazieri ha fatto rapidamente carriera come giornalista pubblicista, iniziando a collaborare con il quotidiano “Il Manifesto“, come esperto di controculture e narrativa di genere.

Nel 1999, la Arnoldo Mondadori Editore ha deciso di offrirgli l’opportunità di dirigere i Gialli Mondadori e, in seguito, l’intero reparto dei libri per edicola, dopo la pubblicazione del suo primo romanzo “Attenti al Gorilla“. Coniugato, seguace della dieta vegetariana e assertore della pace, i suoi libri hanno ottenuto traduzioni in ben venti nazioni.

2 – Corrado Staiano

Un poliedrico personaggio è Corrado Stajano, uno degli scrittori di Cremona, nato il 24 settembre 1930, il quale può vantare anche titoli di giornalista, sceneggiatore, regista e politico.

Dopo aver conseguito una laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con numerose riviste tra cui “Il Mondo” di Mario Pannunzio, “Tempo illustrato“, “Panorama“, “Il Giorno” e “Il Messaggero” in veste di collaboratore, redattore e inviato.

Dal 1987 al 2003 ha lavorato come articolista ed inviato presso il “Corriere della Sera“, mentre dal 2003 al 2006 ha tenuto una rubrica sull'”Unità“. Tornato al “Corriere della Sera“, ha ripreso a scrivere per il giornale a partire dal gennaio 2010. Per un lungo periodo di tempo, questo scrittore cremonese ha collaborato con la Rai, in qualità di produttore di documentari televisivi che riguardano temi politici, sociali e culturali.

Tra i lavori realizzati insieme ad Ermanno Olmi, si possono menzionare “In nome del popolo italiano“, “Le radici della libertà” e “Nascita di una formazione partigiana“. Inoltre, ha lavorato alla realizzazione di “La repubblica di Salò” insieme a Gianfranco Campigotto e di “La forza della democrazia” insieme a Campigotto e Marco Fini, quest’ultimo riguardante gli eventi della strage di piazza Fontana del 1969 e il terrorismo.

Nel 2014, ha ricevuto il riconoscimento del Premio “Andrea Barbato” per il suo contributo al campo del giornalismo, durante il Passaggi Festival. Nel 2022, ha invece ottenuto un Premio speciale alla carriera dalla “Fondazione Il Campiello“, in virtù dell’importante mole di lavoro da lui prodotto nel corso degli anni.

3 – Giuseppe Andreoli

Dopo aver completato gli studi di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II“, Giuseppe Andreoli, uno degli scrittori di Cremona, ha intrapreso la carriera accademica come professore di anatomia patologica, presso la stessa università.

Ha iniziato a militare nella Democrazia Cristiana sin dalla giovane età, venendo eletto per la prima volta deputato nel giugno 1979 con l’VIII Legislatura. All’inizio, ha sostenuto i progetti di legge presentati dai colleghi, per poi presentare il suo primo disegno di legge il 7 febbraio 1980, riguardante l’istituzione dei magistrati tributari.

È stato rieletto deputato per la IX Legislatura (12 luglio 1983 – 1 luglio 1987), e poi per la X (2 luglio 1987 – 22 aprile 1992), partecipando attivamente a 366 progetti di legge, di cui 28 come primo firmatario, 211 atti di indirizzo e controllo, e ha fatto 57 interventi. Dei progetti di legge presentati, ben 42 sono diventati norme effettive.

Nel corso della sua attività parlamentare, l’autore cremonese Andreoli si è interessato principalmente di questioni relative al ruolo della magistratura “tributaria“, all’ordinamento degli studi universitari (in particolare alla creazione della Seconda università degli Studi di Napoli e di altre università campane). Ed anche a diversi aspetti legati alla formazione nelle Forze Armate, in particolare all’ordinamento e al ruolo delle scuole militari. E’ autore di diverse opere di carattere medico e giuridico.

4 – D’Arco Silvio Avalle

Silvio Avalle D’Arco, nato il 3 giugno 1920 e deceduto a Firenze il 9 gennaio 2002, è stato uno dei più noti scrittori di Cremona. Oltre ad essere stato critico letterario, filologo e semiologo italiano. Ha dedicato gran parte dei suoi studi alla letteratura italiana delle origini e a quella medievale “romanza“, approfondendo in particolare la letteratura medievale in lingua occitana. Ha inoltre esteso la sua ricerca alla critica letteraria e alla semiologia.

Dopo aver frequentato il collegio “Ghislieri” di Pavia, iniziò a studiare Letteratura italiana contemporanea, laureandosi nel 1942. Durante la guerra, servì come pilota nell’aeronautica militare italiana e, dopo l’8 settembre, venne internato in Svizzera dove, dal 1943 al 1945, divenne assistente di Letteratura italiana all’Università di Ginevra.

Nel 1949, lo scrittore cremonese D’Arco vinse il concorso per i Licei, mentre nel 1954 si trasferì negli Stati Uniti come “professore ospite“. Poi, nel 1958, fu nominato professore di Storia della poesia per musica nel Medioevo presso la Scuola di paleografia musicale di Cremona. Nel 1962, iniziò a insegnare Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e filosofia di Torino.

Dal 1969 al 1974, fu titolare della cattedra, istituendo, allo stesso tempo, quella di Semiologia. Egli si distinse per il suo notevole impegno anche nell’ambito dell’editoria: fu tra i fondatori della rivista “Strumenti critici” insieme a Maria Corti, Dante Isella e Cesare Segre nel 1966, oltre ad essere co-direttore della rivista “Medioevo romanzo“.

5 – Giampaolo Dossena

Giampaolo Dossena, nato il 30 settembre 1930 e deceduto il 5 febbraio 2009, è stato uno dei più celebri scrittori di Cremona e giornalista, riconosciuto come uno dei maggiori esperti di giochi e del loro mondo. Grazie alle sue rubriche su importanti quotidiani nazionali, è stato il primo a diffondere e rendere popolari i giochi “basati” sulle parole.

Inoltre, ha scritto una Storia della letteratura italiana che si distingue per il suo stile caratteristico ed enciclopedico. Dopo essersi laureato in lettere a Pavia, egli avviò la sua carriera di giornalista negli anni ’50. Il suo primo “contributo” letterario risale al 1949, quando scrisse un saggio sui diari di Vittorio Alfieri, che fu molto apprezzato da Benedetto Croce.

Inoltre, questo autore cremonese scoprì e pubblicò il diario di Giambattista Biffi, un letterato cremonese del XVIII secolo. Dossena lavorò attivamente come editore per importanti case editrici come Sansoni, Feltrinelli, Rizzoli, Arnoldo Mondadori Editore e Bompiani, e collaborò con diverse riviste, tra cui Linus, L’Espresso, L’Europeo, La Stampa, La Repubblica e Il Sole 24 Ore.

Si specializzò nella storia dei giochi, come quelli con le carte o le parole, e il suo interesse per questi giochi iniziò quando collaborava con i “Wutki” sulla rivista Linus e il Caffè letterario. La sua rubrica sui giochi, pubblicata su Tuttolibri dal 1980 al 1987, è stata la sua più grande espressione in questo campo.

6 – Alfredo Galletti

Alfredo Galletti, nato a Cremona il 13 maggio 1872 e morto a Milano il 1º marzo 1962, è stato uno degli scrittori di Cremona, esperto di letteratura, noto per le sue attività di critico letterario.

Nel 1894, l’autore cremonese Galletti ottenne la laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Pavia. Successivamente, nel 1902, divenne “libero docente” presso l’Università di Firenze e, dal 1910 al 1914, professore di letteratura italiana a Genova e Bologna, subentrando a Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli.

Nel 1925, si unì al “Manifesto degli intellettuali” che si opponeva al fascismo. Dal 1935 al 1943, fu professore ordinario di letteratura italiana presso l’Università Statale di Milano, finché venne arrestato su ordine del regime fascista. All’inizio, i primi studi del Galletti riflettevano la sua formazione positivista, e si concentravano sui rapporti tra la letteratura italiana e le letterature straniere dell’Ottocento, con particolare attenzione al “germanesimo” nella letteratura inglese.

Tra i suoi lavori, vanno segnalati gli studi monografici su Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli e Giovanni Berchet, nonché quelli dedicati ad Alessandro Manzoni. Nel 1947, questo scrittore di Cremona fu eletto membro dell'”Accademia dei Lincei“.

Nella maggior parte delle sue opere critiche, si nota facilmente l’avversione polemica di Galletti nei confronti dell’estetica hegeliana e crociana, che egli ereditò dall’insegnamento di Carducci. Nonostante la sua tendenza alla controversia in campo letterario, Alfredo Galletti è stato apprezzato per la sua attenzione alla morale e alla sua vasta e approfondita conoscenza, che lo ha portato a seguire un rigoroso approccio “filologico“.

7 – Gaspare Aselli

Gaspare Aselli, nato nel 1581 e deceduto il 9 settembre 1625, è stato un noto medico, chirurgo ed uno degli scrittori di Cremona. Oltre che anatomista.

Grazie alla sua opera “De lactibus , sive lacteis venis” si è posto come uno dei più importanti protagonisti della nascita della moderna medicina scientifica. La sua grande scoperta riguarda l’individuazione dei vasi “chiliferi” e della loro funzione nel corpo umano.

L’autore cremonese Aselli nacque a Cremona durante il periodo di dominazione spagnola. Dopo aver completato i suoi studi in lettere e filosofia nella sua città natale, si trasferì a Pavia per specializzarsi nella medicina. Successivamente, si stabilì a Milano, dove ottenne la “cittadinanza onoraria” e diventò il Primo Chirurgo degli eserciti spagnoli in Italia tra il 1612 e il 1620, grazie al governatore spagnolo Hutardo de Mendoza.

Continuò i suoi studi in medicina e nel 1622 scoprì la funzione dei vasi chiliferi nel mesentere del cane, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della scienza medica moderna. Due anni dopo, fu nominato professore all'”Università degli Studi” di Pavia, ma rimase in carica solo per alcuni mesi. Lo scrittore di Cremona Gaspare Aselli morì a Milano all’età di 44 anni, e fu sepolto nella chiesa di S. Pietro Celestino, nei pressi dell’attuale Porta Venezia. Il fatto avvenne proprio l’anno successivo alla sua scoperta dei vasi chiliferi.

8 – Paolo Arese

Paolo Arese era un ecclesiastico ed uno degli scrittori di Cremona, nato nel 1574 e morto a Tortona il 14 giugno 1644. Questo autore cremonese nacque da una famiglia nobile, e suo padre, “podestà” di Cremona, gli diede il nome di Cesare.

Tuttavia egli, quando entrò nell’ordine dei Chierici regolari teatini nel 1590, decise di cambiare il suo nome in Paolo. Dopo aver completato gli studi, Paolo fu chiamato ad insegnare filosofia a Napoli e poi teologia a Napoli e Roma. Anche se non era un oratore brillante, Paolo predicò con successo in molte città d’Italia, in particolare a Verona, dove fu accettato all'”Accademia dei Filarmonici“.

In seguito, lo scrittore di Cremona Paolo Arese divenne un vescovo cattolico, e fu riconosciuto anche come un letterato. Arese fu chiamato ad insegnare a Napoli e a Roma, poi fu eletto “superiore” del suo ordine e confessore alla corte di Torino. Nel 1620, Papa Paolo V lo nominò vescovo di Tortona, dove governò per 24 anni e visitò la diocesi ogni tre.

Si distinse per la sua carità durante la peste del 1630, e fu in grado di mediare la salvezza della città durante gli assedi subiti nel corso della Guerra dei trent’anni, grazie alla sua conoscenza del principe Tomaso di Savoia. Arese fu un membro dell'”Accademia degli Affidati” di Pavia e promosse gli studi, guadagnandosi il titolo di “mecenate dei letterati“.

9 – Giacomo Guglielmone

Giacomo Guglielmone è un giornalista professionista che lavora presso il Quotidiano La Provincia, un giornale locale di Cremona, ed anche uno degli scrittori di Cremona. Nato e cresciuto in questa città, Guglielmone ha sempre avuto una grande passione per la scrittura e il giornalismo.

Dopo aver conseguito la laurea in “Scienze della Comunicazione” presso l’Università di Milano, ha iniziato la sua carriera come collaboratore presso diversi giornali locali e nazionali. Nel 2008 è entrato a far parte della redazione del quotidiano La Provincia, dove ha trovato la sua collocazione ideale.

Lo scrittore cremonese Guglielmone è un giornalista versatile, in grado di occuparsi di diversi settori. Ha scritto di cronaca, politica, cultura e sport, dimostrando sempre grande competenza e sensibilità. Grazie alla sua esperienza, ha acquisito una notevole capacità di analisi e di racconto dei fatti, cose che gli hanno permesso di diventare un “punto di riferimento” per i lettori del giornale.

10 – Sicardo da Cremona

Nel XII e XIII secolo, Sicardo (o Siccardo) è stato un vescovo cattolico, storico ed uno degli scrittori di Cremona. Nato intorno al 1155, Sicardo proveniva da una famiglia della città, probabilmente i Casalaschi. Ha trascorso gran parte della sua vita a Cremona stessa.

Dopo aver studiato diritto a Bologna e Magonza, ritornò a Cremona dove venne ordinato suddiacono da Papa Lucio III nel 1183, per poi diventare vescovo nel 1185. Da subito si dedicò al benessere della città, aiutando nella questione del possesso di Crema e partecipando alla costruzione di fortificazioni.

Lo scrittore cremonese Sicardo è noto soprattutto per i suoi scritti storici, che hanno documentato la vita politica e religiosa dell’epoca. Tra cui “Chronicon Cremonense“, una cronaca della città di Cremona, e “Vita di San Omobono“, una biografia del patrono della città. Inoltre, è stato un importante promotore della cultura e della letteratura. Sicardo è deceduto a Cremona nel 1215, ma il suo contributo alla storia e alla cultura italiana è stato duraturo nel tempo.

11 – Marco Ghizzoni

Un altro degli scrittori di Cremona è Marco Ghizzoni, nato il 23 settembre del 1983. E vive tutt’ora nella medesima città. La sua opera più celebre è una serie di romanzi ambientati nella città immaginaria di Boscobasso, che attualmente si estende fino al terzo capitolo.

Questo autore di Cremona ha preso ispirazione per la serie dai ricordi d’infanzia della madre, che aveva gestito un bar-trattoria di provincia per oltre vent’anni. Questa esperienza gli ha permesso di sviluppare personaggi, e trame, che riflettono la vita quotidiana e la cultura delle piccole comunità.

Lo stile di scrittura dell’autore cremonese Ghizzoni è stato influenzato da numerosi autori, tra cui il medico-scrittore Andrea Vitali. Altri scrittori che hanno avuto un impatto significativo sulla sua scrittura includono Piero Chiara, Andrea Camilleri, Mario Soldati e Giovannino Guareschi.

Inoltre, due dei romanzi di Ghizzoni, “Il cappello del maresciallo” e “I peccati della bocciofila“, sono stati pubblicati anche in allegato al quotidiano “La Repubblica“. Ciò dimostra la grande popolarità e l’ampia diffusione delle sue opere in Italia.

12 – Accurso di Cremona

Accurso di Cremona è stato uno degli scrittori di Cremona medioevali, di cui si conoscono poche informazioni certe. Secondo gli storici, egli visse tra il 1321 e il 1337, anno presunto della sua morte in Sicilia.

Nonostante la scarsità di dati sulla sua vita, Accurso di Cremona è conosciuto per il suo lavoro di traduzione. Egli è infatti celebre per aver tradotto in italiano il Libro dello storico latino Valerio Massimo Factorum et dictorum memorabilium libri IX, pubblicandolo sotto il titolo di “Libru di Valeriu Maximu translatatu in vulgar messinisi“.

Questa opera di traduzione dello scrittore cremonese Accurso di Cremona è stata molto importante per la cultura italiana, poiché ha permesso di rendere accessibile ai lettori di lingua italiana, un’opera che altrimenti sarebbe rimasta accessibile solo ai latinisti. La sua opera ha quindi avuto un impatto “significativo“, sulla diffusione della conoscenza storica e culturale nell’Italia medievale.

Scrittori Cremonesi – Conclusione

I libri sono una delle più grandi passioni degli italiani, e gli scrittori di Cremona sono tra i più celebri e apprezzati autori del Paese. In questo articolo abbiamo esplorato la vita e le opere di alcuni dei più noti scrittori cremonesi. Abbiamo scoperto che cosa li ha “ispirati” a scrivere, quali sono state le loro difficoltà e successi. Cosa pensano del mestiere di scrittore. Siamo rimasti affascinati dalle storie che hanno saputo raccontare, e dalla profondità della loro scrittura.

Gli scrittori cremonesi di libri sono un grande bene nazionale. In un mondo in cui la tecnologia e la “globalizzazione” hanno reso il mondo sempre più piccolo, gli scrittori di Cremona ci ricordano che le storie sono ancora quello che ci rende grandi.

I libri sono la nostra vera reliquia, e gli autori cremonesi sono i custodi della loro parte, di questa reliquia. La letteratura italiana è ricca di storie straordinarie, che parlano delle nostre gioie, dei nostri dolori e delle nostre speranze. Le storie che abbiamo da raccontare sono infinite ed ognuna di esse è un tesoro prezioso.

Quindi, siamo fortunati ad avere così tanti talentuosi scrittori cremonesi in Italia, e dobbiamo fare del nostro meglio per supportarli. Dobbiamo leggere i loro libri, condividerne le storie ed ispirarci a loro per creare nuove storie ancora più belle.

E adesso, non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!

Antonella
Antonella

Blogger

Da sempre sono appassionata della lettura, una vera divoratrice di carta stampata. Mi piace leggere quasi tutto.

Oggi oltre a leggere scrivo. Ho sempre ammirato gli scrittori, e quindi adesso mi piace essere una di loro.

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