Gli scrittori di Brescia sono famosi in tutto il mondo per la loro narrativa ricca e originale. I libri scritti da questi autori sono amati da lettori di tutte le età e provenienze. In Italia, la tradizione letteraria è una delle più antiche e prestigiose al mondo, e gli autori di Brescia hanno saputo mantenere questo prestigio nel corso dei secoli. Oggi, gli scrittori bresciani sono considerati tra i migliori al mondo, ed i loro libri sono tradotti in tutte le lingue.
Il mondo della letteratura del comasco è ricco di autori. I quali hanno saputo raccontare storie ed intrecci che sono rimasti nella storia. Tra i tanti, Carlo Simoni e Angelo Canossi. Alcuni scrittori sono diventati dei veri e propri cult per i lettori. Sicuramente Enrico Giustacchini ed Albertano da Brescia. La loro capacità di narrare la società bresciana del loro tempo, ha affascinato il mondo intero.
Anche Pietro Chiari è un altro grande scrittore di Brescia. Il quale ha incantato i lettori di tutto il mondo. La sua fantasia e la sua capacità di giocare con le parole lo hanno reso uno degli autori più apprezzati del Novecento.
Un altro autore molto importante è Massimo Tedeschi. Un nativo di Rezzato che ha trasferito la sua magia nella produzione delle sue opere. Il suo libro “Il giardino dei cedri. Una nuova indagine del Commissario Sartori“, sembra proprio scritto per quelli come noi, che sono innamorati della lettura!
1 – Gianni Simoni
Gianni Simoni, nato nel 1938, è un noto magistrato ed uno degli scrittori di Brescia, con una grande passione per la scrittura. Ha cominciato la sua carriera come magistrato lombardo nel 1967, diventando poi giudice istruttore e pubblico ministero alla procura generale di Brescia nel 1974, e poi a Milano dal 1985.
Durante la sua carriera, ha affrontato importanti processi legati al malaffare, alla criminalità organizzata e al terrorismo, giocando un ruolo fondamentale in inchieste come quelle sull’omicidio di Giorgio Ambrosoli, sulla Strage di piazza della Loggia e sulla morte di Michele Sindona. Dopo una lunga carriera, si è poi ritirato anticipatamente.
Nel 2009, questo autore di Brescia ha pubblicato per Garzanti “Il caffè di Sindona“, un saggio che esamina la vita e la morte del banchiere attraverso gli atti giudiziari. In seguito, si è dedicato alla scrittura di libri gialli appartenenti a due serie: una ambientata a Brescia, con protagonisti il commissario Miceli e il giudice Petri, e l’altra a Milano, con protagonista l’Ispettore dalla pelle nera, figlio di un toscano e di madre eritrea, nelle indagini di Andrea Lucchesi.
Il suo primo romanzo, “Piazza San Sepolcro“, è arrivato alla finale del “Premio Fedeli“. Entrambe le serie hanno avuto un discreto successo, con oltre centomila copie vendute nei primi undici libri.
2 – Massimo Tedeschi
Massimo Tedeschi, uno degli scrittori di Brescia contemporanei, è nato a Rezzato il 19 ottobre 1958, ed ha sposato Maria Paola Pasini, una giornalista con una laurea in Economia. È il padre di Bianca Maria, una laureata magistrale in Ingegneria Ambientale.
Tedeschi ha frequentato il Liceo Classico “Arnaldo” di Brescia, conseguendo il massimo dei voti, nel 1977. Si è poi laureato in Filosofia nel 1982, presso l’Università statale di Milano con una tesi sulla medicina e il dibattito sulla magia e la stregoneria nel Seicento, attraverso l’analisi delle “Quaestiones medico-legales” di Paolo Zacchia.
Durante gli anni universitari, ha cominciato a collaborare come giornalista con il giornale “Bresciaoggi“, diventando parte del rinnovato staff redazionale del quotidiano nel novembre 1983, e ricevendo il titolo di giornalista professionista nel gennaio del 1986.
Inoltre, nel 2013, Tedeschi è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica. È diventato socio dell'”Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Brescia” nel 2015 e dell’Ateneo di Salò nel 2016, oltre ad essere stato eletto presidente dell’Associazione Artisti Bresciani nel 2017.
3 – Angelo Canossi
Angelo Canossi (1862-1943) è stato un noto poeta ed uno degli scrittori di Brescia, ma anche un appassionato viaggiatore. Canossi è stato definito il “Poeta della brescianità“.
Dopo aver completato le scuole primarie ed il ginnasio, decise di frequentare il liceo e tentò di iscriversi all’Istituto Superiore di Letteratura di Firenze, ma non riuscì a laurearsi. Nel 1882, partì per l’Università della Sorbona a Parigi, poi viaggiò in tutta Europa e redasse reportage giornalistici di grande successo. Nel 1884, tornò a Brescia e lavorò alla redazione del quotidiano “La Sentinella Bresciana” e fondò “Il Guasco“, un periodico umoristico che in seguito divenne informativo.
Lo scrittore di Brescia Canossi diede vita anche a riviste come “L’Illustrazione Bresciana” e “Brixia“, anche se non ne mantenne la direzione per lungo tempo. Sebbene la sua opera avesse ottenuto un grande successo, il suo nome non era molto noto, a causa della difficoltà di comprendere il dialetto bresciano.
Nel 1936, si trasferì definitivamente a Bovegno, in alta Valle Trompia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite della “Cà del mai” e successivamente della “Cà de le bàchere” (i ciclamini in dialetto bresciano). Quest’ultima dichiarata monumento di interesse locale.
L’autore bresciano Canossi è sepolto nel cimitero di Bovegno, in una cappella a lui dedicata. Le sue poesie dialettali sono state raccolte e pubblicate in “Melodia e Congedo“, un volume riproposto in una nuova veste tipografica da Aldo Cibaldi, per l’Istituzione della Memoria “A. Canossi” di Bovegno.
4 – Albertano da Brescia
Ora parleremo di Albertano da Brescia (XII secolo – dopo il 1253), uno degli scrittori di Brescia e giurista, famoso nel periodo medievale. Nonostante ci sia poco materiale disponibile sulla sua vita, si sa che Albertano faceva parte del Collegio dei Causidici di Brescia, un’associazione “guelfa“. Si pensa abbia studiato all’Università di Bologna intorno al 1220, ed è stato influenzato dal movimento francescano, scrivendo trattati religiosi e civili ispirati ad esso.
Nel 1238, durante l’assedio di Federico II, Albertano difese Gavardo a capo della resistenza bresciana, ma fu infine fatto prigioniero e messo in carcere a Cremona per qualche mese, prima di essere rilasciato. Durante la sua detenzione, scrisse il trattato “De amore et dilectione Dei et proximi“, la sua prima opera filosofica, dedicata ai suoi tre figli: Vincenzo, Stefano e Giovanni.
Dopo la sua liberazione, tornò a Brescia, ma poi si recò a Genova nel 1243 come consulente legale del podestà Emmanuele Maggi, bresciano. Non ci sono più notizie documentate su di lui dopo il 1253.
I suoi trattati sono un misto di sacro e profano, con dettami “etici” espressi in testi biblici e opere degli autori latini, tutto impregnato di pensiero francescano. Vennero tradotti in lombardo volgare a partire dal 1268 da Andrea da Grosseto, e completati da Soffredi del Grazia dopo una decina d’anni.
5 – Giulio Uberti
Giulio Uberti, nato a Brescia il 5 settembre 1806 e morto a Milano il 19 novembre 1876, è stato un noto patriota ed uno degli scrittori di Brescia. Dopo aver ottenuto la laurea in giurisprudenza, Giulio Uberti partecipò alle “Cinque Giornate” di Milano, ma successivamente fu costretto ad andare in esilio.
Tornò a Milano nel 1859, e morì a settant’anni nel 1876 in circostanze tragiche. Si suicidò con un colpo di pistola, a causa di un amore ostacolato da pettegolezzi maligni. Pare che Uberti si fosse infatuato di una giovane studentessa inglese, la quale ricambiava il suo affetto. Dopo che la ragazza tornò a Londra, Uberti la raggiunse poco dopo, ma capendo di poterla esporre alle chiacchiere della gente, decise di togliersi la vita.
Nella sua giovinezza, questo autore bresciano compose una breve poesia satirica ispirata all’opera “Il giorno” di Parini, chiamata “Le stagioni“, tuttavia riuscì a completare solo due parti: “L’inverno” e “La primavera“.
Pur partendo da una formazione classica, il suo stile subì un’influenza romantica, dovuta alla lettura delle opere di Hugo e Byron. Tra le sue celebri poesie vi sono le odi dedicate a Napoleone, Washington, Garibaldi e Mazzini, lodate per la loro forza e slancio patriottico da molti critici, tra cui Carducci e Niccolò Tommaseo.
6 – Enrico Giustacchini
Enrico Giustacchini è stato un critico d’arte, giornalista ed uno degli scrittori di Brescia. Ha lavorato come vicedirettore per un lungo periodo presso la rivista “Stile Arte“, collaborando anche alla sezione culturale di altre importanti testate come “Oggi” e il “Corriere della Sera“.
Attualmente, scrive per il “Giornale di Brescia“. La sua area di studio si concentra sui legami tra l’arte e la moda, ed ha pubblicato numerosi saggi sull’argomento, inclusi due volumi dedicati al “tonalismo” di Ottavio Missoni.
Come critico, ha curato il catalogo delle opere di importanti pittori, e ha scritto i testi interpretativi per “Bellezza Eterna“, un omaggio insolito di Alda Merini e Mimmo Rotella a Marilyn Monroe.
Inoltre, ha condotto una ricerca sulla forma nell’alta cucina, insieme a Gualtiero Marchesi. Lo scrittore bresciano Giustacchini ha scritto quattro romanzi di successo, tra cui “Permette, Maestro?”, una raccolta di venticinque interviste con importanti artisti internazionali, come Botero, Rauschenberg, Oppenheim e Yoko Ono. Gli altri tre romanzi sono “La settimana dello stupore“, “Il quattordicesimo verso del sonetto” (illustrato da Ornar Galliani) e “L’uomo che uccise Gesù Bambino“.
7 – Tita Prestini
Tita Prestini è un giornalista ed uno degli scrittori di Brescia che hanno dedicato la loro carriera all’editoria, lavorando sia a Brescia che a Milano.
Attualmente, risiede sul lago d’Iseo, dove trae ispirazione per i suoi scritti. La sua passione per la scrittura l’ha portato a pubblicare numerosi romanzi gialli, apprezzati dai lettori per la trama intricata e l’abilità nel “creare” tensione.
Nonostante abbia trascorso un periodo della sua vita come fumatore, lo scrittore bresciano Prestini ha smesso di fumare, e ora si dedica alla scrittura e alla ricerca di nuove “fonti” di ispirazione.
Grazie alla sua esperienza nel mondo dell’editoria, Tita Prestini ha una conoscenza approfondita del settore, e degli aspetti che lo caratterizzano. La sua passione per la scrittura, e l’attenzione per i dettagli si riflettono nella qualità dei suoi libri, che sono diventati una scelta popolare per coloro che amano i romanzi gialli.
8 – Nicola Fiorin
Nicola Fiorin è un avvocato penalista, oltre ad essere uno degli scrittori di Brescia, che vive e lavora nella città medesima. Tuttavia, la sua passione per la scrittura non lo ha mai abbandonato e, anzi, lo ha portato a diventare l’autore e creatore della serie dedicata all’avvocato bresciano “Angelo della Morte“. Questo personaggio è il protagonista di una serie di romanzi “thriller legali“, in cui Fiorin utilizza l’ambientazione locale ed una prosa asciutta e curata, per creare storie avvincenti e dai ritmi incalzanti.
Il talento di Nicola Fiorin come scrittore bresciano è stato riconosciuto dalla comunità letteraria e dai lettori, che lo hanno reso uno degli autori più noti e apprezzati della provincia di Brescia.
Il suo ultimo romanzo, “Figlio di un assassino“, è il settimo della serie dedicata all’avvocato Della Morte. In questo libro, l’avvocato si trova ad affrontare due casi che, a prima vista, sembrano semplici. Tuttavia, sullo sfondo della storia si intravede una Brescia inquieta, una città “dilaniata” dalla corruzione e dalla criminalità organizzata, dove il lavoro di Della Morte diventa ancora più difficile.
Scrittori Bresciani – Conclusione
Grazie a questo articolo, siamo stati introdotti agli scrittori di Brescia ed alle loro opere. Pensiamo che la scrittura italiana contemporanea sia ricca e variegata, ed offra qualcosa per tutti i gusti. Non c’è un solo modo di scrivere “italiano” e questo è un bene, perché significa che c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Gli scrittori bresciani contemporanei sono narratori bravissimi e originali, in grado di intrattenere e ispirare i lettori.
Quindi, grazie per aver letto il nostro articolo sui migliori scrittori bresciani. Speriamo che questo vi abbia fornito una buona panoramica, della ricca tradizione letteraria del nostro paese.
Questi autori di Brescia hanno dato enormi contributi alla letteratura mondiale, ed il loro lavoro continuerà a ispirare lettori di tutto il mondo. Se sei appassionato di scrittori bresciani, speriamo che questo articolo ti abbia dato qualche buon suggerimento su chi leggere. Grazie ancora per la tua visita!
E adesso, non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!
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