Per comprendere appieno di cosa trattano i libri distopici, dobbiamo aver chiaro il concetto di distopia. La distopia è innanzitutto parola di significato negativo. In pratica è la rappresentazione proiettata nel futuro, ma con basi nel presente, di una realtà sociale e politica negativa, addirittura angosciante. Lo sfondo di tale rappresentazione è sempre un regime politico oppressivo, spesso abbinato a una società regredita a livello primitivo, e funestata da eventi naturali apocalittici.
In pratica la distopia è l’esatto contrario di utopia, luogo dove tutto è come dovrebbe essere. Il termine nasce nell’Ottocento, tuttavia la letteratura del genere acquista maggiore importanza agli inizi del secolo successivo. Esistono due principali sotto-generi narrativi, comuni ai testi sia del Novecento che del XXI secolo.
Uno racconta società future, nelle quali l’autorità (civile, religiosa o altro) ha la pretesa di controllare la vita degli individui, e in ogni suo aspetto. L’altro ci mostra la distruzione della civiltà, o una sua drastica decadenza, di solito per colpe del genere umano. Abbiamo poi una terza tematica, che si colloca a metà delle prime due. Viene cioè mostrata una società umana sull’orlo del disastro. Qui esiste ancora la civiltà, ma la sua fine viene sentita come imminente Vediamo adesso insieme alcuni tra i migliori esempi di libri sulla distopia.
1 – Hunger Games
Famosa saga “young adult” della scrittrice Suzanne Collins. Portata al successo planetario grazie alla serie cinematografica, che ha reso famosissima Jennifer Lawrence.
Compongono la trilogia Hunger Games, La ragazza di fuoco e Il canto della rivolta. C’è anche un prequel di recente uscita, La ballata dell’usignolo e del serpente. Siamo nella ricca Capitol City, nell’immaginario stato del Panem. Il resto del paese è ridotto in estrema povertà, e ogni anno deve un tributo, a causa di una ribellione di anni prima.
Tale “tributo” consiste in una coppia di giovani, un maschio e una femmina, che vengono sorteggiati per partecipare a uno show televisivo. Il famoso Hunger Game, appunto. Ma non si tratta di un normale gioco. I partecipanti vengono buttati in un’arena, con l’ordine di uccidersi a vicenda, fino alla sopravvivenza di un unico vincitore. A costui spetteranno gloria e ricchezza.
Lo stile è coinvolgente, l’autrice ha la bravura di tenere col fiato sospeso dall’inizio alla fine, e la protagonista è un’adolescente intelligente e coraggiosa. Ci sono tutti gli ingredienti per una saga di grande successo, che non ha deluso le attese.
2 – Non lasciarmi
Tre bambini crescono in un collegio della campagna inglese, nonostante non siano orfani. Vengono accuditi da un gruppo di educatori insieme ai loro compagni. Grandi amici fin da subito, vivono una vita prestabilita da una misteriosa autorità superiore. Crescono quindi tra sentimenti, grandi intimità e distacchi anche violenti.
Ma gli adulti si comportano in modo strano con i bambini. Ad esempio, reagiscono in maniera eccessiva alle domande che i piccoli pongono sul loro futuro. O quando chiedono cosa vogliano dire le parole “donatore” e “assistente“. E perché i loro disegni e le loro poesie, sono ritenuti dagli educatori particolarmente importanti?
Non lasciarmi è, nell’ordine, una bellissima storia d’amore, e poi un romanzo politico e visionario. E naturalmente è portatore di una distopia che non vorremmo mai veder realizzata, come tutte le distopie. Questo romanzo funziona un po’ come una lente d’ingrandimento. L’autore, Kazuo Ishiguro, riesce a far sentire intensamente al lettore quanto sia fragile e limitata qualunque vita.
3 – Fahrenheit 451
L’autore, Ray Bradbury, firma un altro libro di genere distopico. Il protagonista, Montag, di professione fa il pompiere. Ma attenzione, ci troviamo in un libro distopico, Quindi, Montag non spegne gli incendi, bensì li appicca. Lui e i colleghi irrompono nelle case dei ribelli con i lanciafiamme, e bruciano. Bruciano tutti i libri che riescono a trovare. Così dice la legge.
Lui però non è felice di questa sua vita “alienata“, che passa tra maxischermi televisivi, una moglie non amata e un lavoro ripetitivo. Fino al giorno in cui Montag incontra una ragazza mai vista prima. Ecco allora farsi strada in lui dei sentimenti nuovi, l’idea che esistano altre vite oltre la sua… Il protagonista intravede un mondo “luminoso“, non ancora contaminato dalle tenebre della dittatoriale società tecnologica.
4 – Il Mondo Nuovo
Siamo davanti ad un libro distopico scritto nel lontano 1932. Aldous Huxley immagina, in un ipotetico stato dittatoriale futuro, una società di individui concepiti e nati in provetta. Tutto è subordinato alla produzione tecnologica, e tutto è considerato sacrificabile ad un falso “mito” del progresso. Predomina il culto di Ford, e i cittadini hanno pieno accesso ad ogni piacere materiale. Fame, guerra, malattie non esistono più.
Naturalmente, c’è il rovescio della medaglia. Si deve rinunciare a qualunque tipo di emozione, dimenticarsi di essere individui. Soprattutto, è proibito amare. Tutto quello che conta, tutto quello che è consentito, si traduce in due parole: produrre e consumare. Il Mondo Nuovo conserva, ancora oggi, una grandissima forza profetica sul destino dell’essere umano, oltre ad essere un grande affresco visionario. Ma contiene in sé anche i germogli per poter cambiare lo stato delle cose.
5 – 1976-2020 Il volo del deicida
L’autore è Paolo Bertulessi. Sullo sfondo della città di Padova, e in parte Venezia, assistiamo alle vicende del protagonista, Leonardo. Le date comprese nel titolo sono i due limiti temporali entro i quali si sviluppa la storia. Leonardo, dopo essere rimasto orfano di padre, viene cresciuto da uno zio amatissimo e molto ammirato, ufficiale dell’Aeronautica. Abbiamo un prologo molto intenso e “intimistico“, in cui Il ragazzo ci parla del suo rapporto con l’uomo, e poi scende nei ricordi personali, a partire da quell’anno 1976.
La data non è casuale, in quanto proprio dal terremoto che quell’anno colpisce il Friuli, Paolo riceve un forte trauma. E da quel momento la sua vita cambia per sempre. Nel condominio in cui vive egli incontra e poi conosce meglio Raffaella, sua coetanea. Contemporaneamente, nella base militare dove lo zio è stanziato, sul Monte Venda nei Colli Euganei, succede qualcosa di inaspettato. Qualcosa che cambierà drasticamente l’ufficiale, e lo porterà ad una missione che arriverà a coinvolgere perfino il nipote. Si apre un periodo di grande sofferenza per Leonardo, a causa dei crimini compiuti da suo zio…
6 – Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
Questo libro distopico conobbe molta fortuna dopo la morte dell’autore, nel 1982. Fu una sorta di recupero, dovuto all’uscita sul grande schermo di “Blade Runner” di Ridley Scott. Il film prese largo spunto dal romanzo, anche se si distaccò in molte parti dal testo di Dick. Il regista rese completamente umani i “replicanti” e ridusse di molto l’importanza del tema religioso, nonché la parte dedicata agli animali artificiali.
Viene resa alla perfezione la visione tragica e grottesca di “Ma gli androidi…”, mettendo l’accento sulla trasformazione del genere SF in un noir gotico e metafisico. Il detective Rick Deckard di Harrison Ford assomiglia al Philip Marlowe di Chandler. Egli affronta in duello stile western il replicante Roy Batty, impersonato da Rutger Hauer. Quest’ultimo in verità molto simile ad un pericoloso “super-uomo germanico“. Invece Sebastian, il sostituto di Isi-dore del romanzo, ci porta nel suo mondo di giocattoli, che ricorda una angosciante Disneyland.
Ci troviamo di fronte ad una ibridazione dopo l’altra, e non riusciamo a risistemare l’idea scomposta di un mondo futuro. Un mondo che è dentro di noi, sovrastato dai sogni e dalle fantasie del nuovo millennio.
7 – Sottomissione
Scritto da Daniel Houellebecq. Siamo in Francia, in un imprecisato, prossimo futuro. Seguiamo le vicende di Francois, che sceglie di dedicarsi alla carriera universitaria. Passa il tempo e il protagonista ha ormai perso tutto il suo entusiasmo iniziale per l’insegnamento. La sua vita scorre in una tranquilla, monotona routine.
Nulla lo tocca, è indifferente ai piccoli e grandi drammi che la storia pone di fronte al genere umano. Unica “fiamma” presente a scuoterlo, le continue avventure con alcune studentesse, storie senza importanza, che non durano più di qualche mese. Ma a dispetto della sua consolidata quotidianità, qualcosa cambia intorno a Francois. La Francia intera è in campagna elettorale per le presidenziali.
Dall’oggi al domani gli equilibri vengono stravolti dall’ingresso, in campo, di forze nuove. Forze che frantumano il sistema facendolo crollare. Come l’implosione di un vecchio edificio abbandonato, quando le cariche vengono fatte brillare. Non produce scosse, ma cresce inesorabilmente, fino a trasformarsi in un incubo, che travolge anche il protagonista.
8 – Divergent
Autrice Veronica Roth. Ottavo romanzo della nostra carrellata sui libri distopici. Chicago. Dopo la firma della Grande Pace, la città è ripartita in cinque fazioni, ognuna delle quali è dedicata a un diverso valore. Agli Eruditi va la sapienza, agli Intrepidi il coraggio, ai Pacifici l’amicizia, agli Abneganti l’altruismo ed ai Candidi l’onestà.
Beatrice, la protagonista, sa che rischia di perdere la famiglia, quando arriva il suo turno di scelta, per l’ingresso in uno dei cinque gruppi. Non l’aiuta neanche il test d’ammissione, che dovrebbe svelare le sue personali inclinazioni… Risulta infatti compatibile con tre diversi tratti dominanti! La ragazza è una “Divergente“, e questo suo segreto le costerebbe la vita, se venisse reso noto. Entra tra gli Abneganti ma, non sopportandone la dura disciplina, sceglie gli Intrepidi.
Va incontro a un durissimo e violento addestramento, per i pochi posti disponibili. Infatti, c’è spazio solo per metà dei candidati. A complicare ulteriormente le cose la presenza del suo istruttore, Quattro. Costui, protettivo e tenebroso, comincia a sospettare della sua Divergenza… Per lettori dai 13 anni in su.
9 – La ragazza meccanica
La ragazza meccanica è un altro dei moltissimi libri di genere distopico. Questa volta la vicenda si svolge a Bangkok. Siamo nell’Anno Zero del crack energetico. La compagnia “AgriGen” manda il suo uomo di punta, Anderson Lake, in una “missione in incognito“. Come amministratore di un impianto, il suo compito sarà quello di scandagliare i mercati di Bangkok. Obbiettivo: ricercare alimenti considerati estinti, sperando di fare incetta delle calorie disperse della storia.
E girando per questi mercati, Anderson incontra Emiko. Emiko è una “Ragazza Meccanica“, meravigliosa e strana creatura. Si tratta di una Neo Persona, una non-umana. Progettata e costruita in laboratorio, appositamente per appagare qualunque desiderio possa avere, un ricco uomo d’affari di Kyoto. Ma adesso Emiko è stata abbandonata. Alcuni le ritengono creature senza un’anima, altri persino demoni. Queste Neo Persone sono schiavi, soldati e anche giocattoli per i ricchi.
Sullo sfondo, un terrificante prossimo futuro dominato dalle aziende caloriche. Aziende che sono padrone di un mondo minacciato dagli oceani, in cui il petrolio si è esaurito, e ovunque imperversano le malattie causate dall’ingegneria genetica.
10 – La strada
Libro distopico del romanziere statunitense Cormac McCarthy, “La strada” è il racconto del viaggio di un padre e di suo figlio bambino. Vanno a piedi, portando con sé un carrello, con i pochi averi loro rimasti. Dieci anni prima una catastrofe nucleare ha distrutto il mondo civile, rendendolo freddo, buio, inabitato, flagellato da bande di balordi e predoni. Non esiste più storia e neanche più un futuro.
L’uomo e il bambino stanno viaggiando verso sud, sperando di trovare un minimo di calore. Intanto il padre racconta. Racconta la sua vita, la nascita del figlio, avvenuta proprio durante la guerra, la morte della moglie. La quale scelse di togliersi la vita, piuttosto che vivere l’orrore del post-apocalisse nucleare. Hanno poco cibo, e ad intervalli regolari devono scavare tra le macerie e cercare qualcosa di commestibile. E’ così che incappano nella casa d’infanzia dell’uomo e in un supermarket abbandonato. Qui il bambino assaggia per la prima volta una lattina di cola.
Purtroppo incontrano un gruppo di predoni e l’uomo è costretto ad uccidere uno di loro, per proteggere suo figlio. Dopo molte sofferenze, arrivano al mare. Ma la gioia si tramuta in disperazione, al vedere una immensa massa di acqua grigia e contaminata, senza più neanche l’odore del mare. Anche la temperatura è sempre la stessa, gelida. I due raccolgono quello che possono da una nave abbandonata, e proseguono il viaggio verso sud, in direzione di una impossibile salvezza…
Migliori Libri Distopici – Conclusione
In ultimo, da dove viene il grande successo, oggi, dei libri di genere distopico? Il motivo è da ricercarsi in alcuni punti fermi. I libri distopici ci parlano di una società feroce, la vita delle persone è controllata negli aspetti più personali. E’ fittizio, ma potrebbe avverarsi. I personaggi sono gente comune. Spesso sono giovani che combattono per liberarsi da una società in cui tutto è distorto. C’è molta azione in un libro distopico. Fughe e scorribande improvvise.
Tradimento e colpo di scena abbondano. Come doppio gioco e risvolti inaspettati. Ci sono bellissime e intense storie d’amore. Quando vivete sotto dittatura, inizia la ribellione, e vi schierate dalla parte “sbagliata“, potreste morire da un momento all’altro, per il più banale dei motivi. Questo è il clima ideale per una storia d’amore. E poi, il fascino di quello che succede e di come reagiscono i singoli individui.
Un libro distopico sembra terribilmente reale, perché tutto “è” reale. Non ci sono elementi soprannaturali, o fantasy. Questo rende la storia molto verosimile. Infine, la morale di cui si fanno portatori i migliori libri distopici, è che non ci sono vincitori e vinti. Perché tutti alla fine perdono qualcosa. Anche solo in umanità.
Per concludere, voglio fare una sintesi di quanto detto, suggerendo i tre libri che voglio consigliare di più in assoluto.
E adesso non mi resta che augurarvi buona permanenza su Libri-Online.net!
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